Tutti i numeri dell'Università "Magna Graecia" di Catanzaro: ecco cosa c'è che non va

Sull’impatto dell’Università di Catanzaro sui suoi studenti e sul contesto socio-economico locale, in questi anni, non è mancata l’osservazione. Diversi, infatti, sono gli studi statistici che ne hanno descritto le dinamiche e l’andamento, evidenziandone pregi e difetti.

L’Università “Magna Graecia” ha registrato, per l’Anno Accademico 2023/24, circa 11500 iscritti. Un dato in aumento rispetto all’anno precedente (+6%) che ha fatto tornare il numero sui livelli del 2009/10. La serie storica riferisce che è il dato è in linea con l’andamento degli ultimi 24 anni in cui il numero di iscritti ha galleggiato tra il minimo di 9234 nel 2001/02 e 13508 del 2004/05.

L’Università di Catanzaro è in fondo alla classifica generale Censis 2024/25, sezione Atenei di medie dimensioni (tra 10 e 20mila iscritti), con un punteggio di 80 (in vetta c’è Trento con 94,5). Tra gli indicatori che ne determinano il punteggio globale, è prima per numero di borse di studio e specializzazione rispetto al numero di iscritti (con un punteggio di 108), mentre tutti gli altri parametri la relegano nelle ultime posizioni: Comunicazione, Servizi, Internazionalizzazione, Strutture e, soprattutto,

Occupabilità. Proprio su questo aspetto, Catanzaro è ultima assieme all’Università del Salento con un punteggio di 67. Brescia è prima a 107. Quanto alla didattica, la classifica Censis colloca Catanzaro in fondo alla classifica generale per la progressione di carriera degli studenti e rapporti di internazionalizzazione nelle lauree in Veterinaria (triennale), Economia (triennale e biennale), Professioni sanitarie, Scienze infermieristiche e Scienze Motorie (triennali) e Psicologia (triennale). Bene il biennio specialistico in Psicologia (sesta in Italia). Nei Corsi di Laurea magistrale a ciclo unico, in Giurisprudenza l’Umg è ultima in Italia per i medesimi parametri, penultima in Farmacia e sestultima in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria.