Naufragio di Cutro, Giorgetti: "Sostegno ai sei militari sotto accusa". Kelany (FdI): "No a processi mediatici"
«Nell’esprimere piena fiducia nell’operato della magistratura voglio anche sottolineare vicinanza e sostegno ai sei militari della guardia di finanza e della capitaneria di porto per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio per il naufragio di Cutro». Così il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti dopo che la Procura di Crotone ha chiesto il rinvio a giudizio per quattro militari della Guardia di finanza e due della Capitaneria di porto, accusati di aver contribuito a provocare il naufragio del caicco «Summer Love».
Salvini: "Certi magistrati dovrebbero pensarci mille volte prima di accusare"
«Solidarietà umana, professionale e politica ai sei militari per i quali la procura di Crotone ha chiesto il rinvio a giudizio per la tragedia di Cutro». E’ quanto dichiara il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti e vicepremier Matteo Salvini. «Certi magistrati dovrebbero pensarci mille volte, prima di accusare donne e uomini che rischiano la vita tutti i giorni per salvare quella degli altri», aggiunge Salvini.
Kelany (Fratelli d'Italia): "No a processi mediatici"
«Oggi la procura di Crotone ha chiesto di mandare a processo i sei ufficiali della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera accusati dai pm di aver contribuito con le loro condotte al naufragio di Cutro, in cui persero la vita 94 migranti. Su questa tragedia abbiamo il dovere di fare chiarezza, ma sono certa che questi servitori dello Stato riusciranno a dimostrare la loro estraneità rispetto alle accuse che gli vengono rivolte. Non ho dubbi sul fatto che il personale di Guardia di Finanza e Guardia Costiera - che solo nel 2023 ha salvato oltre 100mila vite in mare - abbia agito, anche in questo caso, con la consueta abnegazione e professionalità, e nel rispetto delle regole nazionali e internazionali. Mi auguro che sulla loro pelle non si facciano processi mediatici e che l’attenzione si concentri piuttosto sulle gravi responsabilità degli scafisti nella vicenda, di cui nel dibattito pubblico si parla molto poco». Lo dichiara in una nota la deputata di Fratelli d’italia Sara Kelany, responsabile nazionale nel partito del dipartimento Immigrazione.