È scattato all'alba di ieri un blitz dei carabinieri del Reparto territoriale di Corigliano Rossano che hanno messo in atto un monitoraggio straordinario del territorio, finalizzato alla lotta contro l'immigrazione clandestina, ma anche l'occupazione abusiva di immobili. L'operazione ha interessato, in particolare, la zona del borgo marinaro di Schiavonea, luogo in cui notoriamente, soprattutto in questo periodo dell'anno, si concentra una alta percentuale di cittadini stranieri, praticamente tutti braccianti agricoli che cercano una occupazione presso le aziende locali per la campagna di raccolta agrumicola e olivicola. Gli uomini agli ordini del tenente colonnello Gianmarco Filippi hanno battuto al tappeto diverse zone della frazione marina, con un ingente dispiego di uomini e mezzi che hanno lavorato dall’alba fino a tarda sera. Controllati soprattutto quegli stabili dove i cittadini stranieri spesso si insediano, occupando abusivamente i locali o, peggio ancora, ci sono anche degli stabili che vengono affittati ai lavoratori stagionali dove mancano anche le principali e primarie condizioni igienico sanitarie. È capitato in più di un'occasione che questi casermoni ospitino uomini che dormono su materassi buttati per terra, anche dieci persone in una stanza, in immobili senza luce, senza corrente elettrica e servizi igienici, pagando anche un affitto a persona. Le operazioni di controllo sono andate avanti per l'intera giornata di ieri e per la giornata di oggi si attendono quelle che sono le decisioni del Questore di Cosenza, circa le posizioni dei singoli cittadini extracomunitari fermati, mentre l'autorità giudiziaria deve verificare se procedere o meno per quanto riguarda il sequestro degli immobili controllati. Al momento pare che più di 30 persone siano state fermate e che la loro opposizione è al vaglio dei militari. Proprio a Schiavonea si sono registrati negli ultimi tempi numerosi episodi di guerriglia urbana, innescati proprio da risse furibonde tra le frange violente dei gruppi di braccianti agricoli, che una volta terminato il lavoro nei campi si radunano nel pomeriggio in un paio di punti di Schiavonea lasciandosi andare all’alcol per poi iniziare scontri tra gruppi rivali e di diversa etnia.
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