La Rsa "Santino Covelli" di Cotronei nel 2021, non finì al centro di un tentativo di estorsione ma di un'estorsione vera e propria che sarebbe stata messa in atto da Robert Oliveti, con complicità della moglie Marianna Poerio. La struttura assistenziale sarebbe state effettivamente sottratta con la forza altri componenti della stessa famiglia Oliveti. Ne è convinto il pm della Dda di Catanzaro, Pasquale Mandolfino. Il pubblico ministero, davanti al Tribunale di Crotone che sta giudicando le cinque persone coinvolte nell'inchiesta sui presunti legami tra la cosca di Petilia Policastro ed un pezzo della sanità privata locale, ha infatti modificato una parte del capo d'accusa che grava su Robert Oliveti e Marianna Poerio. I due coniugi debbono adesso rispondere, non più di tentata estorsione aggravata dal metodo 'ndranghetistico ma di estorsione consumata sempre aggravata dalla mafiosità. Si tratta di una revisione della contestazione originaria (che si affianca a quella di danneggiamento aggravato dal metodo 'ndranghetistico) che è scaturita dalle ulteriori indagini che sono state condotte dai carabinieri.