Non saranno sentiti in aula ma le loro dichiarazioni saranno acquisite agli atti del processo d’appello scaturito dall’inchiesta "Basso Profilo". È quanto ha stabilito la Corte d’Appello di Catanzaro sulla istanza che era stata presentata dall’avvocato Vincenzo Ioppoli, difensore di Umberto Gigliotta, che aveva chiesto di poter ascoltare in aula o acquisire appunto i verbali dei collaboratori di giustizia Danilo Monti, Massimo Colosimo e Domenico Colosimo. Accolta anche la richiesta avanzata dall’avvocato Enzo De Caro, difensore di Antonella Drosi, di acquisizione al fascicolo processuale della ordinanza di estinzione del reato (e connesso provvedimento materiale) emessi dopo la proposizione dell’atto di appello nei confronti dell’imputata.
Al contrario la Corte ha respinto l’istanza dell’avvocato Gregorio Viscomi, difensore di Ercole D’Alessandro, di espletamento di una perizia tesa a verificare se i telefoni cellulari sequestrati all’imputato siano stati utilizzati «con possibilità di modifica dei dati ivi contenuti» dopo il sequestro. Stessa sorte per le richieste fatte dall’avvocato Piero Mancuso difensore di Antonio Gallo tese ad ottenere l’escussione di quattro testimoni. I giudici hanno ritenuto quelle audizioni «non necessarie ai fini della decisione». Rigettata anche l’eccezione sollevata dall’avvocato Salvatore Staiano sulla inutilizzabilità delle intercettazioni telematiche eseguite mediante captatore informatico per l’omesso rilascio, nonostante specifica richiesta, di copia dei “file di log”. Ma per i giudici i file di log non rientrano «nel catalogo dei tassativi e vincolanti adempimenti la cui omissione causa, per espressa previsione di legge, l’inutilizzabilità dei dati intercettivi».
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