Il Consiglio comunale aperto per discutere circa la questione idrica sarà convocato a brevissimo. Bisogna che si venga a capo della situazione: sto già provvedendo a interloquire con la Regione e con Sorical». È quanto affermato dal sindaco, Enzo Romeo, a seguito della petizione civica con cui è stata richiesta, appunto, l’indizione di una seduta aperta del consesso per far chiarezza sulle criticità idriche che attanagliano la popolazione. In particolare, i cittadini hanno chiesto che in Consiglio si argomenti circa: la non potabilità dell’acqua dell’acquedotto e la carenza idrica; l’inquinamento ambientale e le soluzioni per porvi rimedio; la corretta fatturazione agli utenti degli importi relativi al servizio idrico integrato. La petizione è stata corredata anche dalla richiesta di riconoscimento della non potabilità dell’acqua, sottoscritta da oltre 500 cittadini i quali «segnalano al sindaco che l’acqua dell’acquedotto vibonese ha odore, sapore e colore non definibili come “accettabili e senza variazioni anomale”». Pertanto, in quanto consumatori, i firmatari chiedono al primo cittadino «che riconosca che l’acqua pubblica non è potabile, che blocchi l’invio delle relative bollette, che attivi fontane pubbliche con acqua potabile proveniente da pozzi non inquinati». Istanze pesantissime, che esprimono chiaramente la portata del problema. Romeo non ha nascosto la polvere sotto il tappeto e ha rimarcato: «Le criticità sono estenuanti e pluridecennali. Mai nessuno ha nemmeno provato a risolvere il problema, che sta causando enormi sofferenze alla città. Sicuramente non sarà facile dipanare i nodi della situazione, ma mi adopererò con tutte le mie forze affinché si arrivi a una soluzione».
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