L’integrazione procede. Con i suoi tempi e le sue difficoltà, ma il percorso iniziato quasi due anni fa con la legge regionale istitutiva dell’Azienda “Dulbecco”, e il successivo protocollo d’intesa fra Regione e Università, sta compiendo settimana dopo settimana piccoli passi avanti. «Per conoscenza diretta posso dire che, rispetto ad altri casi di integrazione e/o accorpamento di Aziende ospedaliere di altre regioni, il processo avviato per la “Dulbecco” può considerarsi certamente tempestivo. Si pensi al tempo impiegato per la Città della Salute di Torino che, seppure di grandi dimensioni, integrava comunque Aziende simili perché tutte già miste», spiega la commissaria Simona Carbone, in questi giorni al centro di un fitto dialogo con il dipartimento Salute della Regione per il varo dell’Atto aziendale che potrebbe essere approvato dalla Cittadella anche la prossima settimana. Sarà un altro passo fondamentale verso l’effettiva integrazione.
Se in un primo momento verrà semplicemente cristallizzata la situazione delle Unità operative esistenti fra “Pugliese-Ciaccio” e “Mater Domini”, progressivamente si arriverà alla razionalizzazione delle stesse Unità operative rafforzando i punti di forza dell’Azienda e tagliando, invece, i rami secchi. In termini spicci, la riduzione delle Unità operative, anche di quelle doppie fra un presidio e l’altro, non avverrà a prescindere, ma si valuterà in base al volume delle prestazioni erogate. Se una cosa funziona, non ha senso modificarla, tantomeno cancellarla. «L’obiettivo dell’Atto aziendale è di avviare a funzionamento la nuova Azienda garantendo insieme efficienza e sostenibilità», sottolinea la commissaria.
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