È terminato con 9 assoluzioni definitive, tra le quali quella dell'ex vicesindaco di Cropani Francesco Greco (deceduto da poco) e la disposizione di un nuovo giudizio di secondo grado per un decimo imputato, il processo di rito ordinario nato dall'inchiesta “Borderland” della Dda di Catanzaro. Così ha stabilito l'altra sera la sesta sezione della Cassazione. La Suprema Corte, tra ricorsi della Procura generale rigettati e istanze delle difese accolte, ha riscritto in buona parte l'esito del dibattimento che l'11 aprile 2023, davanti alla Corte d'Appello di Catanzaro, si concluse con quattro condanne, cinque assoluzioni e un proscioglimento per prescrizione dei reati contestati.
L’operazione "Borderland", che nel procedimento di rito abbreviato ha portato a 23 pene irrevocabili, scattò il 29 novembre 2016 con 48 arresti eseguiti dai poliziotti della Squadra mobile di Catanzaro. Il blitz mise sotto scacco la cosca Trapasso di San Leonardo di Cutro che, assieme al clan autonomo dei Tropea di Cropani Marina, vessarono i villaggi turistici a cavallo tra le province di Crotone e Catanzaro, oltre a praticare le estorsioni e il traffico e lo spaccio di cocaina e marijuana. Dalle indagini emerse come i due gruppi criminali dei Trapasso e Tropea furono in grado di infiltrarsi nel tessuto economico dell’area che va dal Crotonese al Catanzarese (da qui il nome dato all'operazione “terra di confine”). In che modo? Mettendo gli occhi sulle strutture ricettive tormentando gli imprenditori con l’usura e l’erogazione abusiva del credito.
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