Cadono le accuse nei confronti delle tre società AF Holding di MIlano, Connexxa ed eSurv di Catanzaro che erano state coinvolte nell’inchiesta sul software spia “Exodus” che secondo l'originaria accusa avrebbe consentito intercettazioni illegali. Il Tribunale di Benevento ha dichiarato nullo ogni atto nei confronti delle società. Inoltre nella stessa udienza è stata rigettata l’istanza, avanzata dall’avvocato Enzo Ioppoli, di trasferire il procedimento giudiziario a Catanzaro. Si va avanti quindi a Benevento, si terrà a febbraio la prossima udienza a carico di Diego Fasano, Salvatore Ansani, Francesco Pompò e Davide Matarese, indagati per trattamento non conforme dei dati e accesso abusivo a sistema informatico.
Il caso giudiziario aveva preso avvio nel 2018 quando il server della Procura di Benevento, per la quale la eSurv stava effettuando alcune intercettazioni, si era bloccato. Un dipendente della società catanzarese decise di rendere disponibili alla Guardia di Finanza di Benevento i dati esfiltrati da una serie di bersagli su di un server dell’azienda. Intervenne la Procura che ipotizzò a carico del dipendente i reati di intercettazione abusiva, trattamento illecito di dati giudiziari, accesso abusivo a sistemi informativi. E contestualmente attivò un provvedimento di sequestro cautelativo per la eSurv.
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