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Crotone, i reati di mafia del maxiprocesso “Glicine” verso la Corte d’Assise

Il maxiprocesso a carico di 102 imputati scaturito dall'inchiesta "Glicine-Acheronte" ed in corso davanti al Tribunale di Crotone potrebbe essere strasferito in buona parte davanti alla Corte d'Assise di Catanzaro.
È questa l'ipotesi paventata dallo stesso presidente del collegio giudicante, Edoardo D'Ambrosio, che nell'udienza di ieri ha prospettato ai pubblici ministeri, Paolo Sirleo della Dda di Catanzaro e Alessandro Rho della Procura di Crotone (applicato alla Distrettuale per questo procedimento), e agli avvocati la possibilità di trasferire in Assise il dibattimento relativo ai reati di associazione 'ndranghetistica, e quelli aggravati dalla mafiosità - addebitati ad una quarantina di persone.
In questo modo, gli illeciti associativi e aggravati verrebbero assorbiti dalla contestazione più grave: ossia, quella di omicidio relativa all'uccisione di Salvatore Sarcone, avvenuta nel 2014, che vede sotto accusa davanti alla Corte d’Assise del capoluogo di regione, il boss di Papanice, Mico Megna, in qualità di mandante.
In questo modo, a Crotone verrebbero trattati, soprattutto, i reati contro la Pubblica amministrazione e quelli ambientali. Una possibilità che però ha visto la contrarietà del pm Sirleo.

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