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Parcheggio o autostazione? Così l'area di via Corrado Alvaro a Catanzaro è diventata un megastore cinese

La struttura è stata realizzata cambiando la destinazione d’uso di un parcheggio. Dagli atti allegati emerge l’inerzia del Comune che ha portato al “silenzio assenso”

Negli ultimi vent'anni è stato al centro di ipotesi e discussioni per le varie amministrazioni che si sono succedute alla guida del Comune. Il sindaco Olivo voleva affittarlo e farlo diventare un parcheggio collegato con bus navetta al centro storico, Michele Traversa aveva pensato a un'autostazione dove far fermare gli autobus extraurbani. Alla fine Palazzo De Nobili ha deciso di non decidere e il parcheggio privato di via Corrado Alvaro proprio in questi giorni è diventato un enorme mega store preso in fitto da una società cinese. Oltre 5mila metri quadri di cui tremila destinati alla vendita di articoli per la casa, per la persona, elettronica, ferramenta, utensileria, bricolage, altri 2.587 metri quadri tutti dedicati all’abbigliamento. Un “gigante” che non potrà non avere un impatto sul commercio di quella parte di città e non solo.
L'inaugurazione è avvenuta nei giorni scorsi a poca distanza dalla conclusione della conferenza dei servizi che ha vagliato la pratica e dato il suo ok all'avvio dell'attività. Il 17 luglio scorso la società X.Z. Holding ha chiesto l'autorizzazione per aprire una media struttura di vendita per articoli di abbigliamento, ferramenta, elettronica, utensileria, prodotti per la casa. Il 26 luglio è stata quindi convocata la Conferenza dei servizi in modalità asincrona, ossia senza una riunione fisica ma solo con la trasmissione dei pareri da parte degli enti interessati. Questa modalità non è risultata risolutiva e si è deciso quindi di convocare una riunione in presenza per il 15 ottobre. Erano presenti i dirigenti del Comune, gli ufficiali dei Vigili urbani, il rappresentante della X.Z., non c'era nessuno dell'Asp. In apertura di verbale invece si dà atto della presenza anche della «società Comet, in persona del suo legale rappresentante Floriano Noto, in qualità di società proprietaria dell'immobile interessato dall'attività». Il verbale spiega anche il perché sia necessaria la presenza della Comet. Era infatti emersa una «problematica», ossia una pratica relativa al «permesso a costruire per cambio di destinazione d'uso» dell'immobile destinato a parcheggi. Una istanza, è scritto nel verbale, «mai definita», in pratica rimasta chiusa in un cassetto degli uffici di Palazzo De Nobili. Per la Comet però l'inerzia dell'amministrazione ha comunque generato un effetto e ha invocato il silenzio assenso in base alla legge 241 del 1990. È stato poi il dirigente Giovanni Laganà, presente alla conferenza dei servizi, a rilevare che «è ormai definito il formarsi del silenzio assenso le cui cause non sono imputabili – è stato sottolineato nel verbale – al settore Pianificazione del territorio edilizia privata e Sue». Sempre nel verbale della conferenza dei servizi è spiegato che «il settore ha effettuato un'analisi precisa e puntuale che affonda le radici in una vecchia concessione edilizia e in tutti i successivi titoli edilizi correlati all'istanza oggetto di silenzio – assenso per l'immobile». La conferenza a quel punto si è chiusa con la richiesta di rivisitare il calcolo degli oneri di concessione, le planimetrie dei parcheggi e l'individuazione dell'area di scarico e carico delle merci. Il 29 ottobre si è tenuta un'altra seduta della Conferenza dei servizi.

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