Da un lato c'è il rione Fondo Gesù, dall'altro il quartiere rom compreso tra le vie Acquabona, Macello e Pastificio. Si tratta delle due piazze di spaccio più importanti di Crotone nelle quali il presunto gruppo di narcotrafficanti finito al centro dell'inchiesta "Grecale" avrebbe riversato il 2021 e il 2022 i maggiori quantitativi di cocaina, eroina e marijuana. Lo ha scoperto la Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro con l'operazione che all'alba di ieri ha portato di poliziotti della Squadra mobile di Crotone ad eseguire 49 misure cautelari per un totale di 78 indagati. A dare un contributo agli inquirenti a fare luce sui fiumi di droga che sarebbero stati smerciati in entrambe le zone della città è stato il collaboratore di giustizia, Francesco Oliverio. Che si pentì dopo l'omicidio di Giovanni Tersigni, avvenuto nel 2019, per il quale il 18 dicembre 2023 è stato condannato in via definitiva a 11 anni e 4 mesi di carcere come mandante del delitto di sangue.
«Oliverio - scrive la giudice delle indagini preliminari Roberta Cafiero nell'ordinanza di arresto - ha espressamente menzionato l'esistenza di un'organizzazione, strutturata in bande insistenti nella zona di Fondo Gesù» dove «i magazzini» erano «destinati allo stoccaggio» delle sostanze stupefacenti. Al vertice della gang attiva nel rione popolare ci sarebbe Maurizio Valente indicato dal collaboratore «come il responsabile» che «aveva alle sue dipendenze» alcuni «venditori al dettaglio» di narcotici.
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