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Operazione Artemis a Lamezia: torna in libertà Giuseppe Cracolici, concessi i domiciliari ad Alessandro Guerrieri

L’operazione “Artemis” aveva portato alla luce un presunto sodalizio criminale legato al traffico di droga, con accuse che includevano attività illecite finalizzate al sostegno di una cosca mafiosa

Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha accolto integralmente l’istanza presentata dall’Avv. Tiziana D’Agosto, annullando l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Giuseppe Cracolici, classe 2002, coinvolto nell’operazione “Artemis” condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro.

Nell’ordinanza originaria, a Cracolici erano stati contestati reati gravi: partecipazione a un’organizzazione dedita al narcotraffico, concorso nella coltivazione di una piantagione di marijuana e l’aggravante dell’agevolazione alla cosca mafiosa guidata da Domenico Cracolici. Tuttavia, il Tribunale del Riesame ha ritenuto insussistente la gravità delle accuse mosse nei confronti del giovane, accogliendo le argomentazioni difensive avanzate dall’Avv. D’Agosto.

La stessa sorte è toccata alla posizione di Alessandro Guerrieri, anch’egli coinvolto nell’operazione “Artemis”. Per quest’ultimo, il Tribunale ha escluso la partecipazione all’associazione dedita allo spaccio di stupefacenti, sostituendo la misura della custodia cautelare in carcere con quella degli arresti domiciliari.

L’operazione “Artemis” aveva portato alla luce un presunto sodalizio criminale legato al traffico di droga, con accuse che includevano attività illecite finalizzate al sostegno di una cosca mafiosa. Tuttavia, le decisioni odierne del Tribunale del Riesame ridimensionano il quadro accusatorio, evidenziando l’insufficienza di elementi a supporto delle ipotesi di reato per i due indagati.

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