Catanzaro, Crotone, Vibo

Martedì 06 Maggio 2025

Musumeci a Catanzaro: "La Calabria Regione modello. Prevenire meglio che ricostruire"

Nello Musumeci, ministro per la Protezione Civile e per le politiche del mare nel governo Meloni

«Desidero ringraziare la Regione Calabria con il suo presidente, il dirigente regionale della Protezione civile, il consulente Miozzo per avere accolto la proposta del governo nazionale di tenere il terzo raduno italiano è il primo del Mezzogiorno in Calabria», ha detto il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, al suo arrivo all’Università di Catanzaro dove è in corso il terzo raduno interregionale di Protezione civile. «Mettiamo insieme cinque regioni - ha proseguito Musumeci - per un momento di confronto, di analisi, anche di spirito comunitario, è importante per rinsaldare il volontariato. Oggi più che nel passato c'è bisogno di prevenzione. Ed io credo che la Calabria si sia confermata in prima linea, soprattutto nella lotta agli incendi boschivi, che è una delle calamità di fronte alla quale le strutture spesso sono costrette ad alzare bandiera bianca, non soltanto in Italia, perchè è sotto gli occhi di tutti quello che è accaduto in California, in Grecia, in Spagna, in Portogallo. Dobbiamo utilizzare criteri preventivi e la tecnologia ci aiuta tantissimo: il fatto che in Calabria sia stato sperimentato come prevenzione e come deterrente l’uso di droni - ha rilevato il ministro per la Protezione civile - diventa un esempio che va imitato anche nel resto d’Italia, quindi il nostro apprezzamento, compreso quello del Capo Dipartimento nazionale, va a questa esperienza che diventa anche apripista». «Non mi stanco di dire che il mutamento climatico non deve diventare un alibi per la mancata prevenzione del passato. Dobbiamo lavorare per prevenire. Conosciamo già la previsione, ma non abbiamo mai fatto prevenzione. Prevenire è meglio che ricostruire». Così il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, al suo arrivo all’Università di Catanzaro dove è in corso il terzo raduno interregionale di Protezione civile. Per Musumeci «è necessario cominciare dalle scuole per spiegare quali sono le condotte appropriate altrimenti versare lacrime sul latte che già abbiamo versato e che non possiamo più recuperare diventa davvero difficile. La Calabria ha un territorio fragile, molto fragile e complesso, il che significa che se noi studiamo i 10-15 obiettivi prioritari sui quali intervenire, sarà poi difficile pensare che si ripropongono le calamità che abbiamo conosciuto in Calabria ma non solo in Calabria negli ultimi 10-20 anni». L’iniziativa ha visto la partecipazione di circa 500 operatori in rappresentanza delle Regioni Calabria, Basilicata, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. All’evento, promosso e organizzato dal Dipartimento nazionale della Protezione Civile – in collaborazione con la Regione Calabria -, che si è tenuto per due giorni presso l’Auditorium dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, sono intervenuti anche il Capo Dipartimento nazionale della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. Presenti anche il consulente della Presidenza, Agostino Miozzo e il dirigente generale della Protezione Civile regionale, Domenico Costarella. Nella prima giornata si sono tenute una serie di tavole rotonde su diversi temi tra cui: il sistema di protezione civile tra operatività e responsabilità; il ruolo del volontariato nella prevenzione e gestione dei grandi rischi naturali e antropici; i profili di responsabilità nel sistema di protezione civile nella gestione dell’emergenza; le esperienze territoriali con i rappresentanti delle regioni del mezzogiorno. La giornata di domenica è stata invece caratterizzata da attività di formazione su temi inerenti alla logistica e la pianificazione di protezione civile. L’evento ha inoltre offerto spunti interessanti riguardanti le nuove tecnologie e gli strumenti di emergenza. A tal riguardo è stata illustrata l’operazione “Tolleranza Zero”, ideata e messa in campo dalla Regione Calabria allo scopo di arginare gli incendi e monitorare il territorio attraverso l’utilizzo dei droni. Una buona pratica che la Protezione Civile nazionale vuole diffondere anche nelle altre Regioni Italiane.

Occhiuto: "Felice che i droni antincendio in Calabria siano modello per il Paese"

«Sono felice perché il sistema dei droni antincendio, sul quale abbiamo investito molto impegno anche grazie all’apporto dei carabinieri forestali, è diventato fondamentale per il monitoraggio del territorio ed è molto apprezzato in Italia ed in Europa. Non è capitato spesso negli ultimi decenni - ha aggiunto Occhiuto - che la Calabria fosse segnalata per le buone pratiche. É un fatto altamente positivo che il sistema dei droni diventerà patrimonio di tutta la Protezione civile italiana e che altre regioni replicheranno quanto é stato fatto in Calabria». Riguardo il dissesto idrogeologico, il presidente Occhiuto ha detto che «la Regione Calabria è l’unica in Italia ad avere approvato il Piano per la mitigazione dei rischi contro le alluvioni». “La Protezione civile regionale – ha inoltre sottolineato il presidente della Regione – pochissimo potrebbe fare senza l’apporto dei volontari e delle associazioni che si occupano di questo settore. Il Capo Dipartimento nazionale ha ricordato quanto ne sia diventato difficile il reclutamento. Per questo la mia Giunta ha disposto finanziamenti per contributi e mezzi. Le associazioni devono essere messe nelle condizioni di essere performanti, avendo risorse, strumenti e attrezzature a disposizione. Un lavoro che faccia sentire davvero i volontari come angeli del fango”. “La Protezione civile della Calabria – ha concluso il presidente Occhiuto – anche grazie agli sforzi dell’ottimo direttore generale Costarella si è ritagliata uno spazio di grande autorevolezza nella Protezione civile nazionale. Non è la prima volta che ha riconoscimenti importanti. Quella di oggi è un’altra occasione straordinaria per la Calabria perché dimostra che i nostri sistemi di Protezione civile sono molto apprezzati a livello nazionale”.

Ciciliano, la Calabria complessa per rischio idrogeologico e sismico

«La Calabria è una regione tecnicamente molto complessa in materia di protezione civile perché presenta forti rischi sotto l’aspetto idrogeologico e sismico». Così Fabio Ciciliano, capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, parlando con i giornalisti a Catanzaro a margine del primo Raduno interregionale del volontariato della protezione civile del Mezzogiorno, alla presenza del ministro Nello Musumeci e del Governatore Roberto Occhiuto. «In particolare, la Calabria - ha aggiunto Ciciliano - é una delle regioni più sismiche d’Italia e, di conseguenza, risulta fondamentale l’attività di prevenzione e preparazione dei sistemi di Protezione civile. Il ritorno qui – ha affermato Ciciliano – è testimoniato dal fatto che siamo vicini alla Regione Calabria e al mondo del Volontariato. Oggi festeggiamo un momento in cui sono previsti anche momenti operativi. Le attività di prevenzione e di preparazione dei sistemi di Protezione civile sono fondamentali per la cura delle comunità e noi siamo inoltre favorevoli alla sinergia tra Regioni, volontari e Paesi in ambito internazionale. La riforma della Protezione civile in Calabria è una cosa molto importante, sicuramente un passo importante di rinnovamento. Il Dipartimento nazionale è con la Regione Calabria e le altre regioni in questo percorso di sinergia”.  

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