Sinergia istituzionale per stoppare l’infiltrazione della criminalità organizzata nell’economia del territorio. È il senso del protocollo di azione per il coordinamento e l'interlocuzione collaborativa in materia di prevenzione antimafia firmato a Catanzaro, dal prefetto Enrico Ricci, il presidente del Tribunale Rodolfo Palermo, la presidente della sezione Misure di prevenzione del Tribunale Emma Sonni e dal procuratore della Repubblica facente funzioni Vincenzo Capomolla.
«Si tratta - ha detto il prefetto - di un protocollo importante perché rafforza la collaborazione che c'è sempre stata fra la Prefettura e l'autorità giudiziaria, in particolare la Procura della Repubblica e in questo caso anche il Tribunale Sezione misure di prevenzione». Prevede uno scambio informativo che consente una valutazione approfondita sulle condizioni delle aziende che vengono ammesse al 34 bis vale a dire al controllo giudiziario che sospende l'interdittiva antimafia allorquando si ritenga che ci sia una situazione di occasionalità dell'infiltrazione mafiosa e quindi la possibilità di bonifica dell'azienda. Uno scambio informativo che consentirà alla Prefettura di acquisire le relazioni dei controllori giudiziari per verificare che il percorso di bonifica sia effettivamente portato avanti e conduca a risultati e al tempo stesso consente al Tribunale per le misure di prevenzioni di avere, da Prefettura e Procura, elementi informativi utili per i compiti di sua competenza.
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