Caos al Pronto soccorso a Vibo, un solo oss in servizio

È scoppiato il caos nel Pronto soccorso dell’ospedale Jazzolino. Un caos preannunciato già nei giorni scorsi, quando la terna commissariale alla guida dell’Asp di Vibo ha deciso di non rinnovare i contratti ai 12 operatori socio-sanitari “trimestrali”. Di queste 12 figure, 7 prestavano servizio in Pronto soccorso, svolgendo un lavoro determinante per il funzionamento dello stesso, già in forte sofferenza per carenza di organico. Alle 7 unità venute meno i commissari hanno deciso di sopperire con gli esuberi rilevati nelle ultime comunicazioni da parte della Regione, pescando tra i cosiddetti “imboscati”. Ma a fronte dei 7 contratti scaduti, vi sono stati solo 6 ordini di servizio rivolti agli esuberi: di questi, solo 2 sono andati, di fatto, a buon fine.
In reparto, infatti, hanno preso servizio solo 2 oss, mentre rimangono ben 5 vuoti da colmare. Così, se prima il Pronto soccorso poteva contare di 3 oss per turno, ad oggi in ogni turno vi è solo una di queste figure... I disagi stanno emergendo. Agevole comprendere che un solo oss non può sobbarcarsi il lavoro di 3 persone, soprattutto in un reparto dove il fattore tempo è spesso fondamentale. Ed ecco che spesso, in questi giorni, sono medici e infermieri a far anche da oss. Come accaduto ieri, quando un medico si è ritrovato a dover cambiare il pannolone a un paziente. Ma ciò non è sempre possibile, soprattutto quando gli accessi al Pronto soccorso sono numerosi e quando si ha a che fare con codici rossi: può un solo oss occuparsi di tutti i pazienti? Può un medico o un infermiere provvedere a tutto? Può un paziente rimanere a lungo senza l’assistenza di un oss? Tutti questi interrogativi si possono riassumere in un unico quesito: è dignitosa la situazione di utenti e lavoratori nel Pronto soccorso dello Jazzolino? Le segnalazioni si stanno susseguendo da giorni: sono tanti i familiari dei pazienti che avanzano lamentele.