La Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio l’ordinanza del Tribunale del riesame di Vibo Valentia, che aveva confermato il sequestro preventivo dell’hotel Villaggio Stromboli di Ricadi a carico del signor Antonio Loiacono, difeso dall’avvocato Giovanni Vecchio. Il provvedimento ablativo era stato disposto dal G.I.P. presso il Tribunale di Vibo Valentia, che aveva ravvisato la sussistenza del fumus commissi delicti in ordine alla realizzazione di opere abusive a servizio della predetta struttura ricettiva.
La difesa del signor Loiacono, innanzi al Tribunale del riesame, aveva rilevato l’illegittimità del provvedimento di sequestro in ragione, tra le altre cose, della non corrispondenza tra la richiesta del P.M. e la decisione del G.I.P. Rilievi, questi, disattesi dai giudici del riesame, che avevano confermato il vincolo ablativo. Avverso tale decisione, la difesa del signor Loiacono (avvocati Giovanni Vecchio e Bruno Vallelunga) ha interposto ricorso per Cassazione per violazione di legge.
La stessa Procura Generale della Suprema Corte aveva chiesto l’accoglimento del ricorso difensivo e l’annullamento con rinvio dell’ordinanza del Tribunale del riesame di Vibo Valentia. La Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione, tuttavia, in totale condivisione delle ragioni della difesa ha annullato senza rinvio il sequestro del G.I.P. e l’ordinanza confermativa del Tribunale del riesame, disponendo la restituzione del bene al proprietario avente diritto.
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