L’apertura del cantiere per restituire il Duomo ai catanzaresi adesso è davvero a un passo. Lunedì infatti si apriranno le buste della procedura negoziata senza bando per i “lavori di restauro, consolidamento e messa in sicurezza della Chiesa Cattedrale di Santa Maria Assunta Catanzaro”. Il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per la Sicilia e la Calabria ha deciso di procedere all’affidamento dell’appalto senza una gara pubblica. Sono state invitate a partecipare dieci imprese, alcune calabresi altre provenienti da varie regioni italiane. Ieri a mezzanotte è scaduto il termine per la presentazione delle offerte. Le offerte saranno valutate con il criterio del prezzo più basso. L’importo a base di gara soggetto a ribasso, al netto degli oneri della sicurezza e del costo della manodopera, ammonta a 3.197.899,19, di euro Iva esclusa. L’importo del progetto esecutivo di primo stralcio è di 6.000.000 di euro. È previsto poi un secondo lotto con gli oltre 2 milioni e mezzo messi a disposizione dalla Regione e 500mila euro già stanziati dal ministero della Cultura al fine di attuare una serie di attività propedeutiche di indagini finalizzate alla conoscenza del palinsesto sacro, con cui il Segretariato del Mic ha affidato tra il 2021 e il 2022 il servizio di progettazione definitiva ed esecutiva. Lunedì quindi, se non ci saranno colpi di scena, dovremmo conoscere il nome dell’impresa che riaprirà le porte del Duomo chiuso definitivamente dal gennaio 2018. Da capitolato i lavori dovranno concludersi in 660 giorni.
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