Catanzaro, Crotone, Vibo

Lunedì 23 Dicembre 2024

Crotone, bonifica dell’area archeologica. Riunione decisiva il 16 al Mase

Adesso la parola passa al Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica. Il Comune di Crotone ha chiesto e ottenuto dal Mase la convocazione di un tavolo tecnico che si terrà il 16 dicembre per «concordare le attività da eseguirsi» nell'area archeologica da bonificare, adiacente all'ex stabilimento Montedison. La zona, che si estende per 79 ettari in località Morelli-Case Galluccio, fa parte del Sito di interesse nazionale di Crotone ed è contaminata da amianto e Tenorm (scorie radioattive provenienti dalla lavorazione industriale). Com'è noto, gli interventi di messa in sicurezza versano in una fase di stallo dopo che ad ottobre 2021 un'interdittiva antimafia colpì una delle società aggiudicatarie dei lavori. Così il Municipio, soggetto attuatore della bonifica, lo scorso novembre ha relazionato al dicastero sullo stato dell'iter di risanamento ambientale del sito: «La bonifica dell’area cosiddetta "ex Archeologica” - si legge nel documento - ha subito nel corso della sua realizzazione, una lunga ed complessa sequela  di eventi sfavorevoli che ne hanno fortemente condizionato l’andamento, poi bruscamente interrotto con l’informativa  antimafia emessa dalla Prefettura di Napoli nei confronti della capogruppo dell’associazione temporanea di imprese appaltatrice». E ancora: «Attualmente - è scritto nel report - nel sito non esiste alcun impianto di fitorimediazione per come previsto da progetto». Ma non solo. Perché sull'area grava anche il nodo del mancato collaudo opere che vennero eseguite in passato.

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