Non solo traffico di droga e spaccio. La presunta gang di narcotrafficanti e pusher al centro dell'inchiesta "Grecale" sarebbe stata solita imporre ai titolari delle giostre che arrivano a Crotone a maggio in occasione della festa mariana, «la distribuzione dei biglietti» agli «appartenenti alle piazze di spaccio e alle famiglie dei detenuti».
Lo rivelano i poliziotti della Squadra mobile nell'informativa allegata alle carte dell'operazione della Dda di Catanzaro che lo scorso 26 novembre ha portato a 49 misure cautelari per complessivi 78 indagati. Il blitz avrebbe colpito i gestori delle due principali piazze di spaccio della città: il quartiere Fondo Gesù dove la vendita della droga, tra il 2021 e il 2022, sarebbe stata gestita da Maurizio Valente e dai fratelli Laratta; e il rione rom di via Acquabona col commercio degli stupefacenti che avrebbe fatto capo alla famiglia Bevilacqua. E in questo scenario criminale, sotto la lente degli agenti sono finite pure le dinamiche che presero piede durante la festa della Madonna di Capo Colonna di maggio 2022 per l'accaparramento dei ticket gratuiti.
A pagina 978 dell'informativa, allegata all’ordinanza, uno dei dialoghi intercettati «mette in risalto una sorta di rassegnazione da parte del titolare delle giostre» che, «in autonomia», aveva fatto «pervenire una serie di biglietti ad alcuni soggetti ristretti agli arresti domiciliari» nel quartiere "300 alloggi" dove l'imprenditore aveva «impiantato» le sue strutture. Nello specifico, gli indagati Salvatore Santoro, Michele Porto e Andrea Misticoni il 9 maggio 2022 avrebbero «esternato una sorta di diktat» al giostraio per fargli conoscere il «ruolo dei rappresentanti delle due piazze criminali»: Misticoni per i "300 alloggi" e Santoro e Porto per Fondo Gesù. E nella conversazione captata, i tre «si qualificano» col commerciante come gli addetti «alla riscossione dei biglietti da distribuire alle famiglie dei detenuti».
Da qui la tesi degli inquirenti. Secondo i quali «i gestori delle giostre – riporta il documento – ogni anno versano in modo gratuito biglietti per gli appartenenti alle famiglie di 'ndrangheta». Santoro, scrivono gli investigatori, informava il giostraio di essere insieme a Porto «i soggetti deputati» a raccogliere i biglietti per il rione Fondo Gesù. Con Misticoni che dice: «Abbiamo venti carcerati», ribadendo il suo ruolo di esponente dei "300 alloggi" per dare i ticket alle «famiglie dei detenuti». A conferma di ciò, l'informativa cita la discussione del 10 maggio 2022 nel corso della quale Santoro, che nel frattempo era andato a Bologna, «spiega» al suo interlocutore «di essersi recato ad ogni singola giostra a ritirare i biglietti menzionando i loro destinatari ovvero i figli dei detenuti» di Fondo Gesù. Al contrario, Francesco Castelliti, alias Buscettone, «si sarebbe comportato male non avendo attuato una giusta spartizione» dei tagliandi avendoli destinati solo alla propria famiglia. Ma una cattiva distribuzione dei biglietti poteva essere causa di frizioni tra i pusher ed i loro parenti.
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