Peggiora di ora in ora la situazione al Pronto soccorso dell’ospedale Jazzolino, dove decine e decine di pazienti continuano a stazionare per giorni nei corridoi, sistemati su barelle e su sedie in attesa di essere presi in carico o trasferiti nei vari reparti. Ciò per via della carenza di posti letto in Medicina, nell’Unità di terapia intensiva cardiologica, in Ortopedia, ma anche in altri reparti che non riescono a fornire adeguate risposte alle necessità quotidiane.
Ma il problema è anche dovuto al sottodimensionamento dell’organico, che negli ultimi giorni si è accentuato soprattutto nell’Emergenza - urgenza. Gli operatori socio-sanitari mandati a casa per il mancato rinnovo del contratto non sono stati sostituiti adeguatamente (su 7 ne sono stati sostituiti 6, ma tra questi solo 2 hanno di fatto assunto servizio); le pochissime figure presenti, pur facendo i salti mortali, non riescono a sopperire alle esigenze che si moltiplicano e spesso rimangono insoddisfatte.
Nonostante anche infermieri e medici si prestino a svolgere le mansioni che competono agli oss, non si riesce a gestire la situazione, cosicché molti pazienti rimangono per ore o per giorni, accampati scomodamente in ogni angolo del Pronto soccorso, in attesa di assistenza adeguata. Emblematico quanto accaduto domenica sera, quando i familiari di una paziente che da oltre 10 ore attendeva le medicazioni per le piaghe da decubito si sono rivolti alle forze dell’ordine, richiedendone l’intervento.
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