La partita, iniziata parecchi anni fa, tra il territorio di Marina di Nocera Terinese a valle della Statale 18 e il mare al momento volge decisamente a favore di quest’ultimo. Che certo non aspetta i tempi biblici dell’uomo per approntare qualche difesa delle costruzioni più esposte ai marosi. Se n’è parlato nei mesi scorsi, ma per ora rimangono solo le parole, gli annunci. La tempesta dell’Immacolata, ampiamente prevista, sulla costa non ha prodotto danni eccezionali, a parte allagamenti stradali e di campi, qualche palo del telefono piegato dal forte vento.
A Falerna Marina la mareggiata è servita a collaudare la massicciata radente realizzata nei mesi passati a valle del parcheggio nord del lungomare. Dove non s’è visto, come accadeva nel passato, materiale depositato dai “cavalloni”, detriti, sabbia e ramaglia. Ha messo in evidenza, qualora ce ne fosse ancora bisogno per chi dovrebbe intervenire, la particolare sensibilità di alcuni punti del litorale alle mareggiate, tra Campora San Giovanni e il comune di Gizzeria. Ma certamente è Marina di Nocera Terinese a mostrare pesantemente gli effetti negativi del mare in tempesta. Dove s’è riproposto il rischio d’inondazione dell’abitato di Marina di Nocera Terinese a seguito di mareggiate, in assenza di opere di difesa costiera. Ancora una volta, così come si verifica ormai da anni, il mare in burrasca ha mostrato la sua forza devastatrice nei confronti di quanto è stato realizzato dall’uomo nella sua area di rispetto.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia