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Isola Capo Rizzuto, nasce "cucina a km 0" ristrutturando un vecchio casale confiscato alla cosca Arena

«La Regione Calabria sosterrà con 50 milioni di euro i comuni che utilizzano i beni confiscati alla criminalità organizzata per iniziative sociali e con altri 16 milioni di euro garantirà il sostegno dei costi di gestione». Lo ha detto il vicepresidente della giunta regionale, Filippo Pietropaolo, che ha anche la delega ai beni confiscati, nel corso dell’inaugurazione della 'cucina a km0' realizzata dal Comune di Isola Capo Rizzuto ristrutturando un vecchio casale confiscato alla cosca Arena. La struttura si trova all’interno di un terreno di 100 ettari che, dal 2013, è stato assegnato in gestione alla cooperativa Terre Joniche-Libera terra. Il comune di Isola Capo Rizzuto, grazie ad un finanziamento di 570 mila euro del Pon Legalità, ha trasformato quello che era un rudere in un’accogliente struttura ricettiva con tanto di attrezzata cucina che potrà essere utilizzata come laboratorio di formazione dagli studenti dell’istituto Alberghiero di Le Castella.

«Il sostegno che darà la Regione Calabria - ha aggiunto Pietropaolo - sarà attuato con estrema attenzione per non vanificare il percorso fatto. I progetti dovranno essere sostenibili, la sostenibilità passa dalla creazione di occupazione perché chi lavorerà difenderà il bene in cui opera. Attueremo anche controlli per non permettere a chi è uscito dalla porta di entrare dalla finestra. Per questo abbiamo instaurato rapporti diretti con le Prefetture e con le forze dell’ordine». «Il laboratorio di cucina a Km 0 - ha detto il sindaco di Isola Capo Rizzuto, Maria Grazia Vittimberga - promuoverà la filiera corta e la sostenibilità alimentare, dando vita a un centro di degustazione dei prodotti tipici locali. Sarà un simbolo di rinascita e inclusione sociale».

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