La terna commissariale alla guida dell’Azienda sanitaria di Vibo ha preso contezza della situazione esplosiva in cui versa, da giorni, il Pronto soccorso dell’ospedale Jazzolino. È stato condotto lunedì sera, infatti, un sopralluogo da parte del commissario Gandolfo Miserendino, il quale si è confrontato con la dirigenza e ha constatato personalmente le condizioni del reparto, in estrema sofferenza sotto ogni profilo. Ad accogliere il commissario uno scenario composto da oltre venti pazienti collocati alla meno peggio tra i corridoi del Pronto soccorso, su barelle o sedie che non sembravano più bastare.
Dopo il sopralluogo la situazione sembra essere leggermente migliorata: già ieri mattina vi era qualche paziente in meno nei corridoi, ma l’attenzione resta altissima. Da quanto si apprende, infatti, Miserendino ha assicurato il proprio impegno a migliorare la difficile situazione: certo, ci vorrà del tempo, ma si sta cercando già di capire come intervenire. Il primo passo che, da quanto emerso, la commissione dell’Asp vuole compiere riguarda gli “imboscati”. Ma andiamo con ordine. Il sovraffollamento del Pronto soccorso è stato causato da due motivi: la mancanza di posti letto nei vari reparti dell’ospedale (in primis Medicina, Utic e Ortopedia) e la carenza di organico, problematica accentuata negli ultimi giorni dalla non adeguata sostituzione dei 7 operatori socio-sanitari ai quali non sono stati rinnovati i contratti.
La commissione dell’Azienda sanitaria non ha ritenuto opportuno prorogare i contratti in quanto, stando alle comunicazioni da parte della Regione Calabria, risultano numerosi esuberi. Per sostituire le 7 figure, dunque, i commissari hanno pescato tra gli “imboscati”, inviando 6 ordini di servizio. Di queste 6 unità “imboscate”, però, solo 2 hanno di fatto preso servizio: si è creato, così, un notevole deficit in Pronto soccorso, che ha rallentato parecchio l’andamento del reparto.
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