Gravi disservizi, poca trasparenza e zero risposte da parte degli organi competenti che hanno condizionato negativamente le attività sportive e di allenamento. È quanto lamentano dall’Asd Pattinaggio Lamezia, realtà sportiva che opera in città da più di 40 anni e i cui recenti problemi legati alla gestione delle strutture, nel caso specifico del PalaSparti, rimangono significativi e simbolici di tutta una situazione, quella delle realtà sportive cittadine, che è forse ben lungi dal considerarsi “regolare” e ordinata.
Tutto ciò al netto delle lunghe sedute di commissioni consiliari in cui, per esempio, si è stilato il nuovo regolamento comunale, oppure considerando il bando e le relative graduatorie già pubblicate mesi fa per l’utilizzo delle palestre scolastiche per venire incontro alle associazioni sportive e sopperire così alla carenza evidente di strutture idonee in città. Gli atleti dell’Asd Pattinaggio, intanto, verrebbero «sistematicamente mortificati dalle scelte operate dal gestore della struttura sportiva (PalaSparti, ndr) e sostanzialmente avallate dall’Ufficio Sport del Comune e dall’intera classe politica, in uno stato di totale immobilismo, nonostante le reiterate richieste di riorganizzazione dei turni di allenamento tra le società che fruiscono del Palazzetto. Prima della scorsa stagione estiva» proseguono «siamo stati convocati per una riunione al Comune, insieme alle altre società sportive lametine. Oggetto dell’incontro l’idea di utilizzare le palestre disponibili in città, ognuna per un’attività sportiva specifica. Il Palazzetto Alfio Sparti viene indicato, su esplicita proposta e decisione dell’amministrazione, come luogo di allenamento, tra gli altri, dell’Associazione pattinaggio Lamezia, che viene conseguentemente esclusa dal bando per l’utilizzo delle palestre scolastiche. In assenza però di garanzie certe sugli orari che ci sarebbero spettati ci siamo opposti al bando, comunicando pubblicamente tale decisione a tutte le altre associazioni durante una riunione presso il PalaSparti».
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