«L'intervento cardiochirurgico a cui è stato sottoposto il presidente Roberto Occhiuto è stato svolto secondo prassi e procedure aziendali consolidate e utilizzate in entrambi i presidi della nostra Aou. Il coinvolgimento di specialisti esterni è una pratica diffusa in tutto il mondo e dunque anche in tutta Italia, e finalizzato a fare acquisire alle aziende le necessarie expertises e propedeutico a un positivo scambio di tecniche e competenze tra professionalità d’avanguardia». Lo riferisce l’Azienda ospedaliera universitaria «Renato Dulbecco» di Catanzaro, in replica alle polemiche dei giorni scorsi.
«Tra il 2023 e il 2024, solo per citare gli anni più recenti, presso l’Aou Dulbecco di Catanzaro - prosegue la 'Dulbecco' - si sono svolti almeno 23 interventi con medici esterni all’azienda (dipendenti pubblici o specialisti privati) esperti nell’esecuzione di procedure nell’ambito di un particolare settore che richiedono specifiche expertises, con l’espresso consenso del paziente. In 13 casi si è trattato di interventi alla valvola mitralica. Tutte queste occasioni, oltre ad aver consentito di fornire un’adeguata risposta assistenziale a bisogni di salute complessi, hanno rappresentato opportunità di scambio di esperienze tecnico-pratiche e di protocolli assistenziali nell’ambito di settori di alta specialità».
Nel merito dell’intervento a cui è stato sottoposto il presidente Occhiuto, «è opportuno chiarire che l’espletamento dell’attività da parte dei professionisti individuati dal direttore della cardiochirurgia della Dulbecco è stata oggetto di autorizzazione da parte della direzione e, come negli altri casi citati, è stato svolto a titolo gratuito, con copertura assicurativa a carico dei professionisti, non comportando alcuno esborso da parte dell’azienda. Nel convincimento che tali determinazioni rappresentino un dovere di chi amministra strutture pubbliche in settori fondamentali quali quello sanitario, al di fuori di ogni sterile polemica, la direzione tutta - conclude la 'Dulbeccò - ribadisce la strategicità di tale approccio organizzativo e clinico che continuerà ad essere perseguito - in linea con il resto del Paese - nel convincimento che ciò rappresenti anche un fattore di crescita di una Azienda ospedaliera universitaria che ambisce a diventare hub di riferimento dell’interzo Mezzogiorno d’Italia».
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