'Ndrangheta e imprenditoria a Catanzaro: chieste altre condanne nell'inchiesta "Basso profilo"

Trasformare le assoluzioni in condanne, aumentare alcune delle pene e confermare le condanne più pesanti. Queste in sintesi le richieste avanzate ieri dal sostituto procuratore paolo Sirleo, in rappresentanza della Procura generale, nel processo d’Appello scaturito dall’inchiesta Basso profilo. La Dda aveva presentato appello contro la sentenza con cui il 14 luglio 2023 il Tribunale di Catanzaro ha emesso 35 condanne e 12 assoluzioni. Più in particolare i pm Paolo Sirleo e Veronica Caclcagno, insieme al procuratore facente funzioni Vincenzo Capomolla, hanno impugnato le posizioni di 17 imputati.

Ieri in aula Sirleo ha chiesto la condanna per l'ex consigliere comunale di Catanzaro Tommaso Brutto, suo figlio ex assessore comunale a Simeri Crichi Saverio Brutto, l'imprenditrice Glenda Giglio, Vincenzo De Luca, che erano stati tutti assolti in primo grado. Il magistrato ha chiesto di rivedere al rialzo anche le assoluzioni parziali che hanno riguardato Henrik Baci (condannato a due anni), Eliodoro Carducelli (condannato a 8 anni), Ilenia Cerenzia (condannata a 4 anni e 5 mesi), Ercole D'Alessandro (6 anni e 8 mesi), Santo Faldella (4 anni e 10 mesi), Francesco Gallo (4 anni e 2 mesi), Andrea Leone (18 anni), Francesco Le Rose (4 anni e 8 mesi), Ieso Marinaro (7 anni e 2 mesi), Giovanni Mazzei (3 anni), Daniela Paonessa (7 anni e 2 mesi), Rosa Talarico (4 anni e 6 mesi), Luca Torcia (2 anni e 7 mesi) e Rosa Torcia (3 anni e 9 mesi). A questi nomi si aggiungono anche Elena Banu, Antonio Santo Bagnato, Maria Rosaria Caliò, Nicola Cirillo, Antonella Drosi, Alessandro Formica, Odeta Hasaj, Giuseppe Lamanna, Liberato Paciullo, Raffaele Posca, Andrea Rosa, Umberto Rotundo, Rolando Russo, Giovanni Lorenzo Servidio, Maurizio Silipo, Maria Teresa Sinopoli, Matteo Tarantino, Alberto Zavatta e Claudio Zavatta.