Vasta operazione antidroga dei carabinieri della Compagnia di Tropea con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” dei Comandi territoriali competenti, tra le province di Reggio Calabria e Vibo Valentia al culmine di un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Vibo guidata da Camillo Falvo. Su richiesta del Sostituto Procuratore titolare del procedimento, il gip del Tribunale di Vibo ha dato il via libera all’esecuzione di dieci provvedimenti cautelari (sei arrestati in carcere, uno ai domiciliari e tre obblighi di firma) nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di produzione e coltivazione di sostanze stupefacenti del tipo marijuana.
I nomi degli indagati
Gaetano Palaia, nato a Taurianova il 24-02-1974
Abdarazzah El Homaidi, nato in Marocco il 15-11-1986
Sante Restuccia, nato a Cinquefrondi il 18-11-1988
Antonio Restuccia, nato a Cinquefrondi il 07-12-1992
Antonio Paladino, nato a Cinquefrondi il 16-07-1982
Rocco Stilo, nato a Polistena il 12-07-1990
Giuseppe Gentile, nato a Polistena il 04-08-1996
Jean Saliuh, nato in Senegal
Baba Jaiteh, nato in Gambia
Youssouf Doubia, nato in Mali
Cinque degli indagati vicini alla cosca Bellocco
L’indagine, avviata dalla Stazione Carabinieri di Limbadi tra agosto e ottobre 2022, ha permesso di raccogliere elementi probatori determinanti attraverso videoriprese, analisi forensi di cellulari sequestrati e servizi di osservazione, controllo e pedinamento. Sono state così accertate presunte responsabilità penali in capo ai soggetti indagati, cinque dei quali ritenuti vicini alla cosca Bellocco, potente articolazione della ‘ndrangheta radicata nella Piana di Gioia Tauro e con ramificazioni anche in altri territori. Nell’ambito dell’indagine i carabinieri hanno scoperto in un’estesa area rurale del comune di San Calogero (VV) una base operativa per la produzione, l’essiccazione e lo stoccaggio di marijuana. L’attività ha quindi portato al sequestro di tre piantagioni di cannabis indica con oltre 10.000 piante, 32 kg di marijuana già lavorata, armi da guerra e munizioni.
La copertura: un'azienda agricola di Rosarno autorizzata alla produzione di cannabis light
I soggetti si avvalevano di una copertura sofisticata: un’azienda agricola di Rosarno, formalmente autorizzata alla produzione di cannabis light, utilizzata per produrre sostanze stupefacenti ad alto contenuto di THC, coinvolgendo anche manodopera straniera regolare in Italia e sottoposta ora a misure cautelari meno afflittive. Questa operazione, frutto della sinergia tra la Procura della Repubblica e i Carabinieri di Vibo Valentia, testimonia la determinazione delle istituzioni nel contrastare le attività illecite della criminalità nel settore del narcotraffico.
Il procutatore Falvo: "Risultato significativo"
“Si tratta di un risultato significativo che conferma l’efficacia del lavoro investigativo svolto in collaborazione con i Carabinieri di Vibo Valentia e le altre forze di Polizia – ha dichiarato il Procuratore Camillo Falvo –. Colpire le basi operative della criminalita’ è essenziale per tutelare la legalità e salvaguardare le comunità locali”.
Con l’operazione odierna, si rafforza l’impegno delle istituzioni nel contrastare il traffico di droga e nel ripristinare la sicurezza e la giustizia nei territori colpiti da pervicaci forme di illegalità.
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