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Crotone, la gang dei pusher era pronta a vendicare l’omicidio Scarriglia

La Polizia ha eseguito in provincia di Crotone ed in varie regioni un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip distrettuale di Catanzaro, su richiesta della Dda, a carico di 44 persone accusate di appartenere ad un'associazione criminale che avrebbe gestito un vasto traffico di sostanze stupefacenti e di armi. Per 40 delle persone arrestate è stata disposta la custodia cautelare in carcere e per le restanti quattro i domiciliari. Ad altri cinque indagati, inoltre, è stato notificato l'obbligo di firma. (GENERICA SIMBOLICA)ANSA/POLIZIA ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++ NPK

La presunta gang di pusher finita al centro dell'inchiesta "Grecale" era pronta a vendicare l'omicidio di Mario Scarriglia, avvenuto il 10 settembre 2021 a Crotone. Continuano ad emergere nuovi dettagli dall'informativa della Squadra mobile allegata alle carte dell'operazione della Dda di Catanzaro che lo scorso 26 novembre ha portato all'esecuzione di 49 misure cautelari. Il blitz ha consentito alla Polizia di smantellare le due più importanti piazze di spaccio della città: il quartiere Fondo Gesù e il rione rom di via Acquabona.
Qui, per gli inquirenti, tra il 2021 e 2022 sarebbero stati riversati fiumi di cocaina, eroina, hashish e marijuana a tutte le ore del giorno e della notte. E in questo ipotizzato scenario, si inseriscono le trame criminali ideate da alcuni indagati per rispondere all'uccisione del 45enne che venne freddato nella sua agenzia di onoranze funebri con quattro colpi sparati da una pistola calibro 7.65. Un delitto di sangue che al momento è senza colpevoli. «I dialoghi registrati» dal telefono di Salvatore Santoro, riporta l'informativa, «hanno permesso di accertare un progetto vendicativo dell'ignoto autore dell'omicidio». Nello specifico, gli agenti annotano la conversazione captata il giorno dell'agguato tra Santoro e Mario Scarriglia, il cugino della vittima coinvolto in "Grecale", che viene convocato per un incontro. Santoro: «Vieni un attimo sotto casa...è urgente»; Scarriglia: «Sto venendo»; Santoro: «Vieni urgente, vieni urgente».

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