Approda davanti al ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica l’ipotesi di utilizzare via Avogadro come strada alternativa quando i lavori di bonifica dell’ex area industriale di Crotone porteranno - nel 2028 - alla chiusura di via Leonardo da Vinci. Il Mase ha infatti convocato per oggi un tavolo tecnico nel corso del quale i rappresentanti degli enti interessati potranno presentare proposte ed esprimere pareri sulla possibilità di ricorrere all’arteria che collega il centro commerciale le “Spighe” alla località Papaniciaro al fine di consentire un migliore deflusso di chi si sposta sulla Strada statale 106 in direzione Reggio Calabria.
Via Avogadro è di proprietà della Regione ma è gestita dal Corap che, però, non è nelle condizioni di poterla riqualificare poiché si trova in liquidazione. Lo scorso 4 dicembre, il dicastero ha sospeso l’efficacia del decreto col quale il primo agosto di quest’anno ha approvato lo stralcio del Piano operativo di bonifica Fase 2 elaborato dall’Eni Rewind. L’obiettivo è quello di riesaminare il provvedimento nei prossimi 60 giorni alla luce dei recenti sviluppi che hanno caratterizzato l’iter di risanamento ambientale del Sito di interesse nazionale di Crotone. Da un lato c’è la volontà espressa dagli enti di rinviare l’interdizione al traffico di via Leonardo da Vinci in un momento successivo all’avvio degli interventi che, complessivamente, dovrebbero durare dal 2025 al 2031. Dall'altro l’individuazione da parte della società del gruppo Eni di quattro discariche, dislocate tra Germania e Svezia, dove portare i rifiuti pericolosi, privi di Tenorm e amianto, abbancati nelle zone contaminate.
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