Le associazioni ambientaliste che, in questi anni si sono spesi, per dire no agli impianti eolici sui territori calabresi parlano di una battaglia per la tutela del patrimonio naturalistico, che dopo la sentenza del Tar di Catanzaro, è stata vinta dai cittadini e dai movimenti civici. Il riferimento è al parco eolico “San Vito sullo Ionio” con l’ordinanza dei giudici de Tribunale amministrativo che di fatto hanno respinto la richiesta cautelare avanzata dalla società, bloccando di fatto il progetto per la realizzazione dell’impianto eolico di 50 megawatt nel cuore delle montagne dell’area delle Preserre. Ad intervenire è stata Francesca Savari, capogruppo in consiglio comunale di “LiberaMente” opposta all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Tino.
«Una sentenza che pone fine a un progetto controverso – dice la consigliera di minoranza Francesca Savari – criticato da cittadini e associazioni ambientaliste per l’impatto devastante sul paesaggio e sul patrimonio naturalistico della regione».
Non si tratta di una battaglia contro le energie rinnovabili, come gli piace sottolineare ai componenti delle associazioni ambientalistiche che hanno combattuto, ma di un netto rifiuto verso quella che è stata definita “eolico selvaggio”, una sorta di proliferazione incontrollata di pali e turbine in aree di alto valore ambientale e paesaggistico.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia