All’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme è stato eseguito, per la prima volta in Calabria, un intervento chirurgico innovativo di chemioterapia intra-peritoneale a flusso d’aria pressurizzata (PIPAC). Questa procedura, condotta da un’equipe multidisciplinare guidata dal dottor Manfredo Tedesco, rappresenta una svolta per il trattamento della carcinosi peritoneale.
L’intervento, eseguito in anestesia generale con tecnica mini-invasiva, ha coinvolto i chirurghi Denise Gambardella ed Ettore Caruso, l’equipe anestesiologica diretta dalla dottoressa Anna Monardo e la strumentista Margherita Gottardo. La paziente trattata, affetta da carcinosi peritoneale dovuta a neoplasia uterina, ha mostrato segni di miglioramento, con una prevista remissione del versamento addominale e un significativo incremento della qualità di vita.
Un approccio mini-invasivo e altamente efficace
La tecnica PIPAC consente la somministrazione localizzata di farmaci chemioterapici ad alta pressione, riducendo l’assorbimento sistemico e ottimizzando la diffusione e penetrazione nel peritoneo. «È una procedura tollerata, con effetti collaterali limitati e una rapida ripresa post-operatoria», ha spiegato il dott. Tedesco, sottolineando che, fino a oggi, interventi di questo tipo richiedevano trasferimenti fuori regione.
La direttrice dell’Unità di Oncologia, Pina Molinaro, ha evidenziato il potenziale di PIPAC per trattare ascite neoplastica, ridurre la malattia peritoneale avanzata e persino come trattamento profilattico per i pazienti a rischio di recidiva.
Un lavoro multidisciplinare e personalizzato
Il dott. Aloe, direttore della Farmacia ospedaliera, ha spiegato che i farmaci utilizzati vengono preparati ad hoc in base ai dati clinici e antropometrici dei pazienti. La dott.ssa Micaela Scalese ha sottolineato che la nebulizzazione ad alta pressione migliora la profondità e l’efficacia della terapia nel peritoneo, con un impatto positivo su qualità e aspettative di vita.
Un polo d’eccellenza in crescita
Con l’introduzione della PIPAC, la chirurgia dell’ospedale lametino si conferma un riferimento per le patologie oncologiche complesse, in particolare per il trattamento del cancro gastrico e delle neoplasie coinvolgenti il peritoneo. Nei prossimi mesi, ulteriori tecnologie innovative e l’ingresso di nuovi chirurghi contribuiranno a potenziare ulteriormente il presidio.
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