Catanzaro, Crotone, Vibo

Martedì 11 Marzo 2025

La condanna dell'ex sindaco di Petilia. Invase la "sfera sessuale" di chi si era rivolta a lui

Amedeo Nicolazzi invase «illecitamente» la «sfera sessuale» della donna che nel 2018 si rivolse all’allora sindaco di Petilia Policastro per trovare un posto di lavoro al figlio. Un’invasione della «sfera sessuale» che avvenne nonostante il «dissenso» della 52enne verso ogni approccio intimo. Lo scrive il Tribunale di Crotone nelle motivazioni della sentenza con la quale il 25 settembre scorso ha inflitto 6 anni e 6 mesi di carcere al 73enne ex primo cittadino di Petilia Policastro. Ma nel procedimento di primo grado scaturito dal cosiddetto “Sistema Petilia”, insieme a Nicolazzi sono stati condannati anche gli altri dieci imputati coinvolti nel processo di primo grado nato dall'inchiesta della Procura di Crotone. Come si ricorderà l’inchiesta venne alla luce con l'operazione che scattò il 16 aprile 2021 con cinque misure cautelari eseguite dai carabinieri. Sotto i riflettori degli investigatori era finita la presunta cattiva gestione del Comune di Petilia Policastro all’epoca amministrato da Amedeo Nicolazzi. L’episodio “incriminato” si verificò il 27 luglio 2018 in Municipio, quando Nicolazzi avrebbe costretto la malcapitata a «subire» le sue attenzioni sessuali. «La condotta» dell'ex sindaco - scrive il giudice relatore Alfonso Scibona - «può essere ricondotta, anche alla luce del contegno successivamente» mostrato dalla donna, «all'ipotesi» di atti sessuali di minore gravità anziché nel più grave reato di violenza sessuale che veniva contestato dal pm Alessandro Rho.

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