Una pesantissima tegola si è abbattuta sull’Orchestra sinfonica della Calabria, della quale non si sente parlare da un bel po’ di tempo. È stato revocato, infatti, l’ingente finanziamento derivante dal Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo – triennio 2022/2024 – al quale l’associazione che fa capo alla realtà musicale era stata ammessa secondo il DM 27 luglio 2017, beneficiando di 158mila 600 euro per le attività del 2022, di 174mila 500 euro per le attività del 2023 e, in prospettiva, di somme sostanzialmente analoghe per il 2024.
Il provvedimento di revoca disposto dal ministero della Cultura prevede la restituzione delle somme già corrisposte: un durissimo colpo per l’associazione e per l’Orchestra, le cui attività si fondavano essenzialmente su tali risorse. La revoca dei contributi è motivata dagli esiti della verifica amministrativa sul rendiconto artistico finanziario, avviata nei confronti dell’associazione il 12 settembre 2023. Il 31 gennaio 2024 la Direzione generale spettacolo ha comunicato al sodalizio il preavviso di revoca del contributo per violazione dell’art. 6 comma 6 del Dm 27 luglio 2017. A seguito di ciò, il 9 febbraio 2024 l’associazione trasmetteva ulteriori documentazioni, ma dai nuovi controlli amministrativo- contabili risultavano ulteriori inadempienze; situazioni non superate dalle osservazioni comunicate dall’associazione nel giugno 2024, ragion per cui è intervenuto ed è stato notificato il provvedimento di revoca.
Ad oggi il Comune di Vibo (socio fondatore), il cui sindaco pro tempore è presidente dell’associazione Orchestra sinfonica della Calabria, sta procedendo con il ricorso straordinario al presidente della Repubblica. Si attendono gli sviluppi di una situazione che sta di fatto affossando la neonata realtà musicale, per il mantenimento della quale, come detto, i contributi pubblici erano essenziali. L’Orchestra sinfonica della Calabria è nata nel 2022 quando, sulla base del riconoscimento di Vibo “Capitale italiana del libro 2021”, il maestro Alberto Veronesi bussò alla porta dell’allora sindaca Maria Limardo per proporle il progetto.
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