È stata accolta con un grosso applauso l’unanime approvazione del preventivo presentato da una ditta di Tropea per la ristrutturazione dei locali già acquistati presso il cento commerciale “Le Cicale” da Avis provinciale. Ciò, in base alle previsioni del titolare della impresa edile, consentirà di avviare i lavori tra Natale e capodanno e di ultimarli in primavera. Ad annunciarlo, mercoledì scorso, durante il consiglio direttivo (e contestuale consulta dei presidenti) la presidente, Caterina Forelli, che ha spiegato il perché della scelta della chiamata diretta, assunta dopo aver aperto le buste pervenute e constatato che le cifre richieste erano parecchio esose (anche il triplo di quello approvato, possibile per la magnanimità dell’impresario, un vecchio donatore di sangue).
Pertanto l’Avis provinciale avrà finalmente la propria casa del donatore e, nel prossimo futuro, anche un’unità di raccolta, che renderà indipendenti da Catanzaro e permetterà la raccolta del plasma e la programmazione di tante altre attività consone agli scopi sociali. Il tutto in un locale di circa 300 metri quadri, acquistato grazie a un’anticipazione dell’80 % (10 a fondo perduto), fatta da Avis Calabria. Assente il segretario Nando Cirucci per motivi familiari, il consiglio ha precedentemente discusso, con una relazione sintetica del consulente Mimmo Ferrazzo, e approvato unanimemente il bilancio preventivo per il 2025 (circa 241 mila euro, esattamente in pareggio tra entrate e uscite). Approvati tutti i punti all’Odg, Caterina Forelli ha esposto alcune comunicazioni di servizio, tra cui l’annuncio della prossima assemblea nazionale, a Brescia, e la realizzazione di un utile calendario contenente le date delle donazioni di tutte le sedi comunali. È stato anche annunciato un concerto, il 28 dicembre alle 19:00 in piazza Diaz, la cui organizzazione è stata curata dalla consulta giovani, coordinata da Nicola Polistina, e la collaborazione con l’associazione “Leo Club” e la scuola di musica e studio di registrazione “Casa Ionadi”, presieduta dal soprano Maria Teresa Ionadi. Perché anche la musica fa “buon sangue” e può concorrere alla promozione del dono e della vita. La serata si è conclusa con un conviviale, dove i presenti hanno potuto scambiarsi reciprocamente gli auguri.
Caricamento commenti
Commenta la notizia