Catanzaro, soldi in cambio della casa popolare: il ruolo di “facilitatore” inguaia l’azzurro Sergio Costanzo
Secondo gli inquirenti avrebbe fatto da tramite con i funzionari Aterp al centro dell’inchiesta per consolidare il proprio bacino elettorale, ponendo alla loro attenzione e caldeggiando pratiche riguardanti cittadini in qualche modo a lui vicini. Da ieri mattina Sergio Costanzo, consigliere comunale 58enne di Forza Italia, si trova agli arresti domiciliari. Ora, dunque, si apre un nuovo fronte giudiziario per il politico 58enne, indagato per concorso in corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio. Nel mirino degli inquirenti l’ok all’acquisto senza procedura pubblica e ad un prezzo nettamente inferiore al valore di mercato dato dal funzionario Aterp Vincenzo Celi in merito ad alcune aree di proprietà dell’ente regionale. Costanzo, secondo quanto ricostruisce il gip, tra maggio 2022 e luglio 2023 avrebbe partecipato «in concorso morale e materiale», avendo fatto da «intermediario» tra la persona interessata all’acquisto e il funzionario e altri dipendenti Aterp «al fine di terminare l’iter di vendita» di un’area in via Anile, «ricevendo» dal futuro acquirente «in cambio la dazione di utilità dal valore imprecisato», secondo la Procura potenziale consenso elettorale e «regalie» che configurerebbero il presunto accordo corruttivo. Per gli inquirenti «Costanzo chiede, in modo pressante, continuio quasi compulsivo al Celi e agli altri funzionari Aterp un intervento illegale in ausilio» del suo conoscente, «ben cosciente della illegalità. Istiga più volte il Celi a compiere atti contrari al dovere d’ufficio, dichiarandosi disponibile a risolvere i problemi presso terzi che il primo evidenzia».