Vibonese, dal primato al crollo: un girone da “montagne russe”

Domenica 10 novembre 2024. La Vibonese è in testa alla classifica con 23 punti, uno in più sul Siracusa, tre su Scafatese e Reggina, addirittura sette sul Sambiase. La trasferta in casa del vice fanalino di coda Acireale salta a causa di un nubifragio e i rossoblù restano alla finestra. Terranova e compagni si ritrovano in cima ma non sanno ancora che quello sarà il punto più alto del girone d’andata al culmine di una clamorosa scalata avviata all’indomani della sconfitta casalinga con il Sambiase attraverso un filotto di sette vittorie e un pari.
Da lì in poi inizia la lunga discesa. Fatale il doppio kappaò rimediato nel derby con la Reggina e nel recupero ad Acireale. Due capitomboli intermezzati da soli due successi (a Licata e ad Agrigento) e un rendimento da playout con altre due dolorose sconfitte casalinghe (Enna e Siracusa). Brodino caldo il pari a rete inviolate conseguito a Paternò.
Morale della favola: 30 punti al giro di boa (dieci in meno rispetto alla passata stagione) e quinto posto in classifica a -9 dalla capolista Siracusa, a -5 dal secondo posto occupato dal Sambiase che in sette partite ha recuperato un gap di sette lunghezze ai rossoblù avanzando di ulteriori cinque punti.
Si ripartirà da questa situazione con il direttore sportivo Meli e l’allenatore Facciolo chiamati ad analizzare lungo questa pausa natalizia i motivi di un crollo in parte inspiegabile concentrato nel mese nero che ha riportato la Vibonese con i piedi per terra dando nuovamente fiato ai soliti detrattori. I numeri dicono che, insieme al Sambiase, la squadra di Facciolo vanta il miglior score in trasferta ma, a differenza di tutte le big, ha perso troppi punti nel suo fortino, il “Luigi Razza”, espugnato già quattro volte. La sosta giunge al momento propizio per riorganizzare idee e strategie in vista di un 2025 da non sbagliare con Caffo chiamato ad assistere in tutto e per tutto un progetto iniziato la scorsa estate e che non può finire come al solito a cavallo tra inverno e primavera.