Si rischiano interruzioni di servizio al Pronto soccorso dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia, dove già da ieri si sta facendo sentire fortemente l’ulteriore carenza di organico dovuta alla mancata proroga di buona parte dei contratti di infermieri e operatori socio-sanitari cosiddetti “precari Covid”, scaduti il 31 dicembre. E così, già da ieri l’Emergenza – urgenza è andata in un grave affanno: solo 3 infermieri e un operatore socio-sanitario per turno.
In questa situazione, come spiegato dal personale, è difficilissimo lavorare: come se non bastasse, il quadro è destinato a peggiorare, perché nei prossimi giorni terminano le “mobilità d’urgenza” e ci sarà bisogno di sostituirle. Ma, reduci da quanto sta accadendo (prima il mancato rinnovo degli 11 oss i cui contratti sono scaduti nei mesi scorsi, ora la proroga di solo una parte e di appena due mesi dei precari Covid), non si prospettano certo sostituzioni.
Il motivo di tali tagli? Gli esuberi. Com’è ormai ben noto, mesi fa la Regione ha comunicato all’Azienda sanitaria di Vibo l’insistenza di 81 unità in esubero (soprattutto infermieri e oss) e la necessità di rimediare a tale situazione. Ma si può parlare di esuberi in un comparto, quello sanitario appunto, in grave crisi proprio per il sottodimensionamento di organico?
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