Era senza patente il ragazzo che la notte tra il 30 e il 31 dicembre è stato arrestato dopo un lungo inseguimento con la polizia e culminato con il ferimento di tre agenti. È quanto emerso dall’interrogatorio di garanzia che si è svolto davanti al giudice del Tribunale di Catanzaro. L’accusa per lui è pesantissima: tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale. Difeso dall’avvocato Piero Chiodo il giovane incensurato ha fornito la sua versione dei gravi fatti che gli vengono contestati. Ha sostenuto di non essersi fermato all’alt della pattuglia della polizia su viale Magna Graecia perché sprovvisto di patente, non avendola mai conseguita, e temeva di incorrere nel sequestro del mezzo. L’indagato ha ammesso il fatto ma ha detto di aver solo accelerato e di non aver mai avuto intenzione di colpire i tre agenti. Solo per l’alta velocità avrebbe perso il controllo del mezzo. Il giudice al termine dell’udienza ha confermato la custodia cautelare in carcere. L’avvocato Chiodo ha anticipato che nei prossimi giorni presenterà istanza al Tribunale del Riesame per ottenere la riqualificazione del reato in lesioni e l’affievolimento della misura cautelare per il suo assistito. Nel frattempo migliorano le condizioni di salute dei tre agenti, dopo essere ricorsi alle cure mediche hanno avuto prognosi di 21 giorni ciascuno.
L’episodio è avvenuto nella notte tra il 30 e il 31 gennaio. Nel corso dei normali servizi di controllo del territorio una pattuglia ha imposto l’alt a un veicolo che stava transitando lungo viale Magna Graecia. L’autista del mezzo anziché arrestare la marcia ha accelerato cercando di far perdere le proprie tracce. Ne è nato un lungo inseguimento fino al quartiere Lido. A questo punto i poliziotti hanno tentato un nuovo posto di blocco.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia