'Ndrangheta a Vibo, resta in carcere Nazzareno Patania: accusato di essere il mandante dell'omicidio di Davide Fortuna
Ordinanza di custodia cautelare in carcere confermata per Nazzareno Patania, 52 anni, di Stefanaconi, coinvolto nell’operazione antimafia denominata «Portosalvo» (scattata a maggio dello scorso anno) ed indicato tra i mandanti dell’omicidio di Davide Fortuna, ucciso in spiaggia a Vibo Marina il pomeriggio del 6 luglio 2012 dinanzi a moglie e figli. Fortuna sarebbe stato punito nell’ambito della guerra di mafia tra il clan dei Piscopisani, al quale risultava organico, e il clan Patania di Stefanaconi, quest’ultimo intenzionato a vendicare l’omicidio del boss Fortunato Patania, ucciso nel settembre 2011 nella Valle del Mesima mentre si trovava insieme ai figli nel piazzale del suo distributore di carburanti. Il clan Patania nella faida contro il clan dei Piscopisani sarebbe stato sostenuto dal boss Pantaleone Mancuso, tra i principali esponenti della 'ndrangheta calabrese. Contro Nazzareno Patania, le dichiarazioni del killer reo confesso dell’omicidio di Davide Fortuna - il macedone Vasvi Beluli - ed i collaboratori di giustizia Giuseppe Comito e Nicola Figliuzzi. In particolare, Nazzareno Patania si sarebbe occupato di recuperare le armi utilizzate per l’omicidio e il motorino servito ai sicari per darsi alla fuga dopo aver freddato in spiaggia, dinanzi ai bagnanti, la vittima.