«La pace è terminata, andate a messa», conclude così la prima messa da cardinale nella “sua” Satriano don Mimmo Battaglia. Il clima è quello delle grandi occasioni, con i massimi esponenti della società civile, religiosa e militare, ma il ritorno nella chiesa in cui 36 anni fa fu ordinato sacerdote di don Mimmo, è come sempre un incontro con un amico, il parroco di strada, la guida spirituale a cui si appiglia anche chi non ha fatto della fede cristiana uno stile di vita; con l’uomo che, indipendentemente dal titolo, rimane ancorato ai valori dell’autenticità e del servizio al prossimo.
L’emozione tocca gli animi di chi richiama alla mente i ricordi e manifesta la sua gratitudine sociale in un momento di condivisione ideale di quelle emozioni che lo stesso cardinale non nasconde. «Mi sento emozionato e felice di rincontrare la mia gente – commenta don Mimmo – tutti coloro i quali mi hanno aiutato a essere oggi quello che sono. Ognuno di loro rappresenta il dono di Dio per la mia vita che mi ha accompagnato e che continuerà ad accompagnarmi. L’emozione di tornare qui è sempre la stessa: è come essere un bambino sorpreso da un Dio che ti riserva tante cose che non ti saresti mai aspettato. Tutto questo mi spinge sempre di più a mettermi alla sequela di Gesù, sul passo degli ultimi».
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