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Soriano, si è costituito Gaetano Emanuele boss di “Fago Savini”. È accusato della “strage dell’Ariola”

Sfuggito a giugno alla cattura. Il tribunale del Riesame ha annullato poi la misura

Si è costituito, oggi, ai carabinieri di Soriano Calabro, Gaetano Emanuele, 49 anni, fratello di Bruno, boss ergastolano delle Preserre vibonesi. L’esponente della nota famiglia di ‘ndrangheta, difeso dall’avvocato Giuseppe Di Renzo, è stato condotto dopo l’arresto nella casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto.
Emanuele era latitante dallo scorso mese di giugno, quando era sfuggito all’esecuzione a suo carico di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip distrettuale di Catanzaro, nell’ambito dell’operazione “Habanero”, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia. Il provvedimento è stato poi annullato su richiesta della difesa, dalla Corte Cassazione con rinvio al Tribunale del Riesame, nonostante la Procura generale avesse avanzato la richiesta di inammissibilità del ricorso stesso. Il Riesame dopo il rinvio degli “Ermellini” lo scorso dicembre ha annullato la misura.

L’uomo, considerato uno dei vertici della consorteria mafiosa di “Fago Savini” nel comune di Sorianello, avrebbe ricoperto, stando alle accuse della Dda cassate però dal Riesame, un ruolo centrale nella cosiddetta “Strage dell’Ariola”. L’agguato, avvenuto nel 2003 in località “Ponte dei Cavalli”, provocò la morte di Francesco e Giovanni Gallace e Stefano Barilaro, inserendosi nella faida tra i clan Emanuele-Maiolo e i Loielo per il controllo del territorio.

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