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Catanzaro, inchiesta "Free Boat": assolti padre e figlio

Per il Tribunale collegiale il fatto contestato non costituisce reato

Il fatto non costituisce reato, con questa formula il Tribunale collegiale di Catanzaro ha assolto dall’accusa di intestazione fittizia , Agazio e Maurizio Gallelli padre e figlio e una loro parente, Caterina Lanciano. Il collegio, presieduto dal giudice Beatrice Fogari con a latere Marilena Sculco ed Elisa Fabio, ha anche disposto il dissequestro dei beni. La pubblica accusa era rappresentata dalla pm Veronica Calcagno mentre gli imputati erano difesi dagli avvocati Salvatore Staiano, Enzo Ioppoli e Vincenzo Cicino.

Il Gico del nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Catanzaro aveva eseguito indagini sui movimenti patrimoniali di padre e figlio, entrambi coinvolti nell’inchiesta Free Boat (il padre è stato poi assolto mentre il figlio è stato condannato). Stando agli accertamenti eseguiti dalle Fiamme gialle, la donna alla quale sarebbero stati intestati due fondi rustici e un’azienda agricola acquistati nel vicino comune di Soverato, Caterina Lanciano, non avrebbe avuto la forza finanziaria per compiere tale passo (una spesa di 550.000 euro solo per i due fondi). Nel 2016 era quindi scattato il sequestro, nel provvedimento si sosteneva che i Gallelli ne avrebbero curato la compravendita parlandone come se si trattasse appunto di beni propri, dunque preoccupandosi della loro sorte.

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