«Sono da oltre nove anni qui a Crotone e vado via con un senso di tristezza, ma anche con la tranquillità di chi è riuscito nel suo intento di avere fatto muovere le istituzioni condividendo unico obiettivo in favore del territorio». Così il procuratore della Repubblica Giuseppe Capoccia, ha salutato autorità, magistrati, avvocati e personale del Tribunale di Crotone, prima di partire per il suo nuovo incarico alla guida della procura di Lecce. Nell’aula 3 del palazzo di giustizia, Capoccia ha tracciato un bilancio dell’attività svolta a Crotone ricordando che «noi tutto siamo al servizio del territorio, non siamo autocrati ma rappresentanti della Repubblica italiana.
Se si condivide questo si lavora, ciascun nel proprio settore, per un unico obiettivo: fare in modo che le persone che vivono qui possano vivere meglio». Non ha ricordato particolari indagini svolte, ma ha sottolineato un passaggio importante. «Il momento in cui ho sentito tutto il peso - ha detto - è stato sicuramente la strage di Cutro. Momento in cui, però, ho sentito anche una grande armonia delle istituzioni e del territorio. Davanti a quelle bare credo siano quei momenti in cui ci si sente parte di una comunità e ci si sente componenti operativi di un grande movimento collettivo. Sulle indagini abbiamo fatto quello che c'era da fare. I tempi della giustizia sono quelli che sono e credo che sia stato fatto un lavoro eccellente. Il processo sugli scafisti è andato avanti e si è anche concluso. Per quanto riguarda le altre responsabilità abbiamo concluso le indagini. Adesso sta ad altri giudicare il materiale che noi abbiamo raccolto e organizzato. Sono assolutamente contento e devo dire che il riscontro complessivo, anche a livello nazionale, del modo in cui è stata condotta l’indagine, dei risultati raggiunti, è pienamente soddisfacente». Il procuratore ha ringraziato la sua squadra di sostituti, "professionisti che conoscono il territorio» e il foro crotonese "sempre collaborativo e che ha lavorato per fare funzionare meglio il servizio della giustizia». Capoccia sarà sostituito a Crotone da Domenico Guarascio, diventato il procuratore più giovane d’Italia. «A Guarascio - ha detto - non devo dire niente, né posso insegnare niente. E’ un amico prima che un collega. Con lui abbiamo collaborato in diverse occasioni, saprà lui portare la sua esperienza, la sua sensibilità, la sua energia dovuta proprio alla giovane età, sia pur corredata da un’esperienza, che voi ben conoscete, veramente robusta». A salutare Capoccia anche la prefetta di Crotone Franca Ferraro. «Grazie per l’attenzione, per le sue parole pesate e per l’importante conforto che è riuscito a darci» ha detto la prefetta.
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