Sembrava un'impresa impossibile, tra dirupi, zone impervie e difficoltà logistiche di ogni genere. E invece, dopo incessanti ricerche che si concentravano all'interno di una zona montuosa impervia e molto vasta, indicata dal positioning del telefono cellulare nel comune di Conflenti, i Poliziotti del commissariato hanno notato tracce di pneumatico sull'orlo di un burrone. Così, non senza difficoltà, rischiando la propria incolumità, hanno individuato l'auto con all'interno il 44enne di cui si erano perse le tracce. Si è conclusa positivamente la vicenda che ha visto come protagonista il lametino Gennaro Mendincino, scomparso la notte tra lunedì e martedì e ritrovato a Conflenti, in località Cirignano, dopo essere finito in uno strapiombo. La sua Toyota Corolla è stata localizzata dalla Polizia in un burrone profondo 30 metri. Ferito ma cosciente è stato immobilizzato dal personale vigili del fuoco su barella spinale e recuperato con barella Toboga in dotazione al nucleo Saf per affidarlo, una volta raggiunta una zona sicura, al personale sanitario del Suem 118 per le cure del caso e il successivo trasferimento in ospedale.
Da quando è scattato l'allarme, spiega il primo dirigente del Commissariato di Lamezia Antonio Turi, con la denuncia dei familiari di Gennaro Mendicino, le Volanti della polizia si sono adoperate immediatamente per rintracciare l'uomo scomparso dalla notte precedente.
Congratulazioni ai poliziotti del Commissariato di Lamezia Terme, diretto dal primo dirigente Antonio Turi, e al personale dei Vigili del Fuoco del Distaccamento di Lamezia Terme, supportati dal Nucleo Speleo Alpino Fluviale del Comando di Catanzaro, per il delicato e complesso intervento che ha consentito di mettere in salvo un automobilista finito in un dirupo nel territorio del comune di Conflenti.
Ad affermarlo è il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, che evidenzia come determinante per il successo dell’operazione è stata «la straordinaria professionalità del personale del Commissariato che ha immediatamente avviato le ricerche concentrandosi su una vasta e impervia zona montuosa. Decisivo è stato il contributo di un pilota di droni, che ha permesso di individuare con precisione il veicolo. L’intervento successivo, eseguito dai Vigili del Fuoco con il fondamentale apporto del Nucleo Saf, ha richiesto grande competenza tecnica e un perfetto coordinamento: attraverso un’operazione complessa e rischiosa, il ferito è stato recuperato. Questo episodio dimostra la capacità del nostro sistema di soccorso pubblico di operare in situazioni critiche con tempestività, efficienza e sinergia tra le diverse forze coinvolte. La combinazione di tecnologie avanzate, competenze specialistiche e una straordinaria dedizione al servizio dei cittadini è ciò che rende il nostro apparato di sicurezza e soccorso un pilastro fondamentale della protezione pubblica».
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia