L’assistenza sanitaria è un concatenarsi di eventi che si infiltrano nelle nostre vite. Scenari che sono, quotidianamente, costretti a misurarsi con un susseguirsi di trame, di storie che fermentano dentro altre storie. Vicende che raccontano sofferenza, lotta, dolore per la malattia e gioia per una guarigione. Un mondo che nel Lazio sta recuperando in fretta. Il governatore Francesco Rocca sta rilanciando il sistema salute con manager che parlano cosentino. Dal 29 marzo dello scorso anno era alla guida dell’Asl 2 in qualità di commissario, Francesco Amato, 63 anni, professionista molto noto in Calabria, esponente nazionale della terapia del dolore, nonché ex direttore sanitario dell’Annunziata e capo del dipartimento di Oncologia e ad interim anche del Dea dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, è stato confermato ai vertici dell’Azienda sanitaria locale più grande d’Italia, con la qualifica di direttore generale, Amato ha sottoscritto un accordo di 3 anni ai quali se ne potranno aggiungere altri 2. Un ruolo di fiducia che il manager ha sempre interpretato con grande professionalità. Del resto, Amato ha sempre dimostrato la capacità di saper gestire il governo della sanità. Tanti gli interessi che lo hanno portato a ricoprire numerosi incarichi come quello di consulente del Ministero della Salute, occupandosi di Programmazione sanitaria. Inoltre, è un punto di riferimento del tavolo tecnico che si occupa del riassetto delle cure primarie e l’attuazione del piano nazionale della cronicità. Inoltre, Francesco Amato è pure consulente di Agenas. L’Asl Roma 2 governa un territorio su cui vivono, complessivamente, un milione e 280mila persone spalmate su sei distretti (il più consistente è il VII con 300.720 residenti). Nel territorio dell’Azienda sanitaria rientrano tre ospedali pubblici (il “Pertini”, il “S. Eugenio” e il Cto “Alesini”) e ben 15 presidi assistenziali privati (tra i quali figurano il Campus Biomedico, il “Madre Vannini” e il Policlinico Tor Vergata). La Regione Lazio ha arruolato un secondo cosentino alla guida di un’altra Asl della Capitale, la n.1. Si tratta di Giuseppe Quintavalle, psichiatra, e anche per lui si è trattato di affrontare il medesimo percorso: confermato alla guida dell’Azienda sanitaria locale n.1, ha cambiato la mansione: da commissario a direttore generale.