Brusco stop ai lavori di riqualificazione e recupero della piscina dismessa ex Coni sul lungomare di via Cristoforo Colombo, a Crotone. Lo ha stabilito ieri il Tar della Calabria. Che, accogliendo il ricorso della società "Stabilimento balneare di Tricoli Giovanni Luigi", ha sospeso l'appalto - del valore di 4,8 milioni di euro - che il Comune di Crotone a marzo 2024 ha assegnato all'associazione temporanea d’imprese composta da "V&M Immobiliare" e "Tecnoedil & Sport".
Alla luce della situazione di fatto allo stato venutasi a creare - è scritto nel decreto - si ritengono sussistenti i motivi di estrema gravità e urgenza tali da non consentire l’attesa della deliberazione cautelare collegiale». La cui udienza è stata fissata per il prossimo 12 febbraio. La ricorrente, che è titolare dello stabilimento balneare adiacente all'ex impianto natatorio, attraverso l'avvocato Domenico De Tommaso s'è rinvolta ai giudici amministrativi per ottenere l'annullamento, previa sospensione, di due provvedimenti: il verbale col quale la Capitaneria di porto di Crotone, il 10 ottobre dello scorso anno, ha affidato al Municipio un'ulteriore parte di area demaniale dove eseguire gli interventi; e l'atto di validazione del progetto esecutivo poiché non avrebbe tenuto conto delle preesistenti concessioni demaniali che fanno capo allo "Stabilimento balneare di Tricoli Giovanni Luigi". Infatti, la società lamenta che la perimetrazione dell'area di cantiere realizzata dalle ditte ad ottobre 2024 avrebbe determinato una parziale invasione nella zona sulla quale ricadono le concessioni demaniali della stessa ricorrente.
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