Nella mattinata odierna, in attuazione delle decisioni assunte in sede di Riunione Tecnica di Coordinamento delle Forze dell’Ordine presieduta dal Prefetto di Catanzaro Castrese De Rosa, 128 militari ed agenti della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, con l’ausilio di personale dei Vigili del Fuoco, hanno condotto una vasta operazione ad “Alto Impatto” in Viale Isonzo e nelle zone limitrofe, nel territorio del Comune di Catanzaro.
Sotto il coordinamento tecnico operativo del Questore di Catanzaro, sono stati eseguiti controlli, perquisizioni, posti di blocco e verifiche agli esercizi commerciali alla ricerca di armi, droga e proventi di attività illecite.
In particolare, sono state identificate 269 persone, controllate 62 autovetture ed effettuate 23 perquisizioni domiciliari che hanno comportato il rinvenimento di sostanza stupefacente e di munizioni in aree comuni di un edificio.
All’esito dell’operazione, sono stati formalizzati 2 avvisi orali, è stato eseguito un arresto, mentre due cittadini sono stati denunciati per reati in materia di stupefacenti e sono state elevate contravvenzioni amministrative per violazioni del codice della strada ed il sequestro di un’autovettura.
L’operazione – ha dichiarato il Prefetto di Catanzaro Castrese De Rosa – condotta attraverso un articolato dispositivo di prevenzione reso efficace e visibile anche grazie all’impiego di reparti speciali, si inserisce a buon titolo nell’ambito delle iniziative che si stanno adottando per arginare fenomeni di criminalità e di degrado sociale, in particolar modo nelle aree cittadine ad alto indice di delittuosità.
Si tratta di quartieri molto sensibili, dove è necessario che la presenza delle Forze di Polizia sia anche percepita come deterrente, per questo valuteremo, nelle prossime riunioni di coordinamento, di pianificarne altre, se necessario”.
Plauso de Sottosegretario Wanda Ferro (FDI)
“La nuova operazione ad 'Alto impatto' condotta dalle forze dell’ordine in viale Isonzo, una delle aree di Catanzaro con la più alta incidenza di criminalità rom, rappresenta un chiaro segnale della presenza attenta, costante e determinata dello Stato nelle aree più delicate del territorio. Non si tratta di interventi estemporanei, nati per rispondere a singoli episodi di cronaca o a pressioni mediatiche, ma di un programma di azioni strutturate, pianificate con cura e coordinate nel tempo, grazie al lavoro di coordinamento della Prefettura, della Questura e al costante raccordo con il Ministero dell’Interno”. E’ quanto afferma il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro (FDI), che prosegue: “I controlli a tappeto, che hanno coinvolto oltre 100 agenti tra Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, con l’impiego delle unità cinofile e il supporto dei Vigili del Fuoco, hanno portato ad arresti, denunce e al sequestro di droga e munizioni. In alcuni casi, il materiale illecito era nascosto in alloggi popolari mantenuti volutamente disabitati. Sul fronte della sicurezza, il Ministero dell’Interno sta garantendo un importante impegno a favore del capoluogo calabrese, a partire dal rafforzamento degli organici della questura con l’arrivo a gennaio di 30 nuovi agenti e ispettori. Inoltre, sono stati finanziati nuovi impianti di videosorveglianza e destinati fondi per contrastare la dispersione scolastica, interventi cruciali per la prevenzione dei fenomeni criminali. È essenziale che questi progetti siano realizzati con la massima celerità, accompagnati da una forte assunzione di responsabilità a ogni livello istituzionale. La sicurezza è un mosaico fatto di tanti tasselli: benissimo le pianificazioni di lungo periodo sul piano urbanistico, sociale e dei servizi, ma sono preziosi anche piccoli interventi come la manutenzione degli impianti di videosorveglianza e i controlli rigorosi sull’assegnazione degli alloggi popolari, oltre alla necessaria attenzione verso le attività economiche interessate da preoccupanti episodi criminali”.
Il plauso del sindaco alle forze dell'ordine
Il sindaco Nicola Fiorita ha espresso il proprio plauso alle forze dell’ordine per le attività svolte questa mattina nei quartieri a sud della città, nell’ambito dell’operazione Grande Impatto.
“Una risposta tempestiva ai recenti episodi incresciosi di violenza – ha detto il primo cittadino – che rende ancora una volta particolarmente apprezzabile il lavoro di polizia, carabinieri, guardia di finanza e vigili del fuoco, coordinati dalla questura del capoluogo. È di assoluta importanza che la maggioranza di cittadini perbene che abita quei quartieri percepisca la presenza dello Stato come una certezza rassicurante rispetto ai pericoli rappresentati da chi delinque o comunque assume comportamenti devianti. Portare la legalità sul territorio e in special modo nelle zone più a rischio – ha aggiunto Fiorita – è l’obiettivo comune che le Istituzioni devono tenere fermo. Anche noi continuiamo a fare la nostra parte, come dimostra il master plan, realizzato con l’Enea e che abbiamo presentato proprio ieri nell’ambito del Forum dell’Abitare, dedicato ai quartieri Corvo e Aranceto con l’obiettivo di tenere insieme, com’è giusto che sia, realtà urbane differenti tra loro attraverso una pluralità di azioni sul piano sociale, dei servizi, della tutela ambientale e ogni altra iniziativa utile, affinché l’indispensabile attività repressiva dell’illegalità si accompagni alla rimozione delle cause che possono favorirla”.
Brugnano (Fsp Polizia): "La 'politica' si impegni a rimuovere il degrado altrimenti non si cambia."
"Lo Stato a Catanzaro esiste ed indossa le Divise di tutte le Forze dell’Ordine che stamattina, dopo un attento e proficuo coordinamento con la Prefettura di Catanzaro, ha dato risposta alla richiesta di sicurezza delle persone perbene della città." Lo afferma Giuseppe Brugnano, Segretario Nazionale del Sindacato Fsp Polizia di Stato, nel commentare l'operazione "Alto impatto" svolta nei quartieri a sud del capoluogo di regione. "Lo Stato a Catanzaro esiste - continua il Segretario Nazionale della Federazione Sindacale di Polizia - e non si improvvisa, non urla, non chiede sponde mediatiche costruite. Esiste e lavora, sotto traccia, in silenzio, avendo cura di mostrarsi quando è il momento. L’operazione Alto Impatto, che stamattina ha interessato i Quartieri a sud della Città, e che ha visto coinvolti Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del fuoco, coordinata dalla Questura di Catanzaro, egregiamente guidata dal Questore Linares, sarà risolutiva di tutti i problemi di quei quartieri o della città lo sappiamo. Ma sappiamo anche che lo sforzo non può essere chiesto solo alle forze dell’ordine, che rispondono 'presente' sempre e comunque."
"Lo Stato a Catanzaro c’è - conclude Giuseppe Brugnano - ed indossa la Divisa, ma così la coperta è troppo corta, ora vogliamo capire se lo Stato a Catanzaro c’è ed indossa anche gli abiti degli amministratori locali e della politica in genere. Per cui invitiamo sempre la 'politica' a rimuovere il degrado perché altrimenti non si cambia."
Il Garante regionale per la tutela delle vittime di reato: si avvii un percorso di recupero condiviso di tutte le periferie
"L’operazione Alto impatto, coordinata dalla Questura di Catanzaro, condotta da tutte le forze dell’ordine e preparata sapientemente dalla Prefettura di Catanzaro, risponde alle immediate esigenze di sicurezza che in alcuni quartieri della città di Catanzaro è più forte che altrove.A seguito del legittimo intervento delle forze dell’ordine è necessario fermarsi a riflettere sulle scellerate scelte politiche hanno costretto gente perbene a convivere con situazioni evidentemente al limite della sopportabilità". Lo ha affermato, in una nota, il Garante regionale per la tutela delle vittime di reato, Avv. Antonio Lomonaco.
"Anche laddove non vi siano reati immediatamente riconoscibili nel codice penale, non v’è dubbio che l’assenza di una programmazione fatta di prevenzione che punti soprattutto al sociale, crei in tutte quelle zone vittime incolpevoli anche del loro stesso destino. Penso alla dispersione scolastica altissima, o ai giovani che vorrebbero affrancarsi da una vita che pare segnata. È a questo che l’intera società non può rassegnarsi, perché significherebbe creare delle sacche di vittimismo difficili poi da svuotare e che originano quei circoli viziosi da cui inevitabilmente scaturiscono reati. Ecco perché paludiamo allo sforzo delle forze dell’ordine in fase di intervento, ma ci aspettiamo che domani la catena non si spezzi e che chi ha poteri e doveri di programmazione avvii un percorso di recupero condiviso di tutte le periferie, in un sistema di prevenzione che sarà utile all’intera comunità".
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