Tre condanne definitive, due assoluzioni e cinque annullamenti con rinvio per un nuovo processo di secondo grado. Questa la decisione della Cassazione al termine dell’operazione antimafia denominata «Nemea» contro il clan Soriano di Filandari, tra i più influenti della 'ndrangheta del Vibonese. In tale inchiesta erano poi confluiti anche gli atti dell’operazione Rinascita Scott per un unico procedimento penale contro la consorteria mafiosa. Questa la sentenza: 20 anni di reclusione per Leone Soriano; 17 anni e 6 mesi per Giuseppe Soriano; 14 anni e 11 mesi per Francesco Parrotta. Annullamento con rinvio in accoglimento di un ricorso della Procura generale per: Giacomo Cichello, che in appello era stato condannato a 5 anni e 6 mesi. Annullamento con rinvio in accoglimento dei ricorsi dei difensori per: Graziella Silipigni, in appello condannata a 11 anni e 8 mesi; Caterina Soriano, in appello condannata a 13 anni e 7 mesi; Luca Ciconte (in appello condannato a 13 anni e 5 mesi); Rosetta Lopreiato, che in appello era stata condannata a 3 anni e 4 mesi (moglie del boss Leone Soriano). Definitive le assoluzioni per: Domenico Nazionale, di Tropea; Alex Prestanicola, di Filandari. Associazione mafiosa, narcotraffico, estorsioni, danneggiamenti e detenzione di armi i reati, a vario titolo, contestati. Oltre 40 i capi d’imputazione in totale per un’attività investigativa portata avanti dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Vibo Valentia con il coordinamento della Dda di Catanzaro.