Tra gli obiettivi del “secondo tempo” dell’amministrazione comunale, così come il sindaco Nicola Fiorita stesso ha definito la seconda metà del suo mandato elettorale, c’è l’intenzione di convertire in valore aggiunto il “policentrismo” che è tratto ormai connaturato all’essenza urbanistica e sociale della città di Catanzaro. Perché ciò avvenga, il sindaco, nella conferenza stampa di metà mandato tenuta lunedì scorso, ha sottolineato come sia necessaria una razionalizzazione della mobilità urbana.
Soprattutto alla luce dell’imminente (dopo 19 anni dalla sua ideazione) conclusione del progetto della metropolitana di superficie che per mantenere le promesse sulla cui base è nato ha bisogno di essere incluso in un più ampio piano di mobilità e ricucitura del tessuto urbano. Al centro di questo piano che Fiorita ha illustrato c’è l’area della stazione di Catanzaro Sala: «Il nostro obiettivo – ha detto parlando della possibilità di investire nell’area un finanziamento di 3mln di euro – è quello di avere un’autostazione, una stazione per gli autobus extraurbani che Catanzaro non ha mai avuto».
Pur rimandando l’approfondimento sul tema a un’apposita conferenza stampa, qualche dettaglio, il sindaco, lo ha aggiunto: «Gli autobus extraurbani potranno accedere dalla strada che abbiamo ottenuto venga costruita nell’ambito dei lavori della metropolitana di superficie in zona Dulcino. L’autostazione sarà baricentrica rispetto allo snodo ferroviario della metropolitana e a pochi passi dalla funicolare».
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